In questo rush finale della stagione tennistica, la vetta del ranking Atp potrebbe tornare in discussione. Rafa Nadal ha confermato la sua grande annata vincendo il secondo Slam a New York dopo il Roland Garros e c'è una grande incognita sulle condizioni fisiche di Nole Djokovic, uscito malconcio dai US Open. L'eventualità di tornare numero 1 del mondo era stata prospettata allo spagnolo in diverse domande che gli sono state rivolte in conferenza stampa a Flushing Meadows, subito dopo la sua vittoriosa finale contro Daniil Medvedev. Sebbene stuzzicato dall'idea, Rafa aveva sottolineato che non rappresenta comunque un suo obiettivo primario e le stesse parole sono state ribadite in una successiva intervista rilasciata sul sito dell'Atp.

'La vetta del ranking non è il mio obiettivo, se arriverà ben venga'

Nell'intervista, pertanto, il 19 volte vincitore di Slam è parecchio realista. "Non mi sento vecchio, né più giovane di quello che sono: ho 33 anni e sono quelli che mi sento addosso. Ma sono consapevole della realtà che è quella di prendermi cura di me stesso. Quando si superano i 30 anni bisogna imparare ad essere selettivi e riflettere su ciò che ti serve per prolungare la carriera". Nadal conferma che non farà follie, tradotto in termini pratici sarebbe giocare il maggior numero possibile di tornei da qui alla fine dell'anno, per tentare di scavalcare Djokovic in vetta al ranking. "Sarei un bugiardo se dicessi che non mi piacerebbe essere il numero 1 del mondo a fine anno, ma non è questo il mio obiettivo principale.

Io voglio essere competitivo il più a lungo possibile nei Major e per esserlo devo giocare meno. Dunque non mi posso permettere di sprecare energie per essere il numero 1 a fine anno, se lo diventerò come conseguenza di quello che farò allora ben venga, ma in ogni caso per me sarà comunque una grande stagione".

Tre tornei confermati da qui alla fine dell'anno

Nel personalissimo calendario di Rafa Nadal sono tre, da qui alla fine dell'anno, i tornei cerchiati di rosso che lo vedranno al via: la Laver Cup, Parigi Bercy e le Atp Finals di Londra. "La verità è che sono stanco e non mi sono ancora completamente ripreso dopo i US Open. Fisicamente mi serve un po' di tempo per recuperare le forze, mentalmente le riprendo con il riposo.

Dopo una finale come quella giocata a New York devi fare tutti i passi necessari per essere sicuro di tornare al 100 per 100". Tra i tornei che abbiamo elencato, l'unico che al momento Nadal conferma come irrinunciabile è la Laver Cup.

I 7 'regni' di Rafa

Sono 196 le settimane che hanno visto Rafael Nadal in vetta al ranking mondiale, nella speciale classifica 'all times' è preceduto da Federer, Sampras, Lendl, Connors e Djokovic. Quasi duecento settimane, pertanto, spalmate in 7 'regni' dal 2008 ad oggi. Era infatti il 18 agosto dell'anno citato quando Rafa salì per la prima volta sul trono Atp, terzo spagnolo dopo Carlos Moya e Juan Carlos Ferrero. Dopo 46 settimane, il 6 luglio 2009, venne sopravanzato da Roger Federer.

Si sarebbe ripreso lo scettro il 7 giugno del 2010, il suo 'regno' più lungo durato 56 settimane fino al sorpasso di Djokovic il 4 luglio 2011. Tre anni dopo è tornato in vetta, il 7 ottobre 2013 spodestato ancora da Djokovic dopo 39 settimane per poi tornare al numero 1 il 21 agosto 2017. Per quasi un anno lui e Federer si sarebbero alternati in testa al ranking (tre volte Rafa, due volte Roger) fino al 5 novembre del 2018 quando è iniziata l'attuale leadership di Djokovic.