Il previsto show non c'è stato, sebbene Tyson Fury abbia vinto comunque ai punti con ampio margine a fine combattimento. Ma il match contro Otto Wallin è stato molto diverso dall'ultimo disputato dal britannico che lo aveva visto battere facilmente in due riprese Tom Schwarz. L'ex campione mondiale dei pesi massimi ha sofferto e rischiato anche di vedere il suo incontro chiudersi anzitempo a causa di una brutta ferita sopra l'occhio destro che ha costretto il medico all'intervento. Alla fine lo stesso Gypsy King ha riconosciuto i merito di un avversario molto duro.

Il ferimento nel terzo round

L'avvio è festoso, stavolta Fury omaggia il Messico presentandosi con tanto di sombrero ed uno sgargiante poncho con il tricolore verde-bianco-rosso e salendo sul ring al ritmo di mariachi. Il match però è tutt'altro che una danza e dopo i primi due round di studio, nel terzo Wallin va a segno colpendo l'arcata sopraccigliare destra del britannico che inizia a perdere copiosamente sangue. La ferita lo tormenterà per tutto il resto del confronto sul quadrato e si vivranno anche momenti di tensione come nel sesto round, quando il combattimento sarà interrotto per permettere al medico di guardare il taglio e valutare se Fury può continuare a boxare. Anche perché fino a quel momento è lo svedese a far vedere le cose migliori: il Gypsy King è visibilmente sofferente, il suo staff all'angolo pulisce continuamente la ferita i cui rivoli gli scendono sul viso e gli rendono difficoltosa la visione dall'occhio destro.

Wallin cerca di approfittarne e va a segno con altri ottimi colpi che Fury incassa non esattamente senza colpo ferire.

La riscossa di Tyson dopo il sesto round

Dopo il controllo medico, Fury si scaglia contro il ruvido avversario cercando di far valere l'abilità tecnica e la sua velocità e bisogna dargli atto che da questo momento il match diventa praticamente a senso unico.

Il britannico cerca decisamente il k.o, rendendosi conto che la sua ferita può peggiorare e, pertanto, fargli rischiare l'interruzione del match con la conseguente sconfitta. Per diversi tratti chiude Wallin alle corde, lo svedese è duro come una quercia, ma inizia vistosamente a soffrire la pressione ed incassa un'incredibile varietà di colpi al corpo ed al volto.

Nel dodicesimo ed ultimo round Fury è esausto ed è qui che l'avversario tenta l'ultima sortita offensiva e riesce a far tremare il più esperto ex campione mondiale che accusa decisamente i colpi. Wallin si aggiudica l'ultima ripresa e la soddisfazione di aver comunque messo in difficoltà un pugile dal valore del Gypsy King, i tre giudici danno la vittoria unanime al britannico con i punteggi di 18-110, 117-111, 116-112. "Non riuscivo a vedere bene - ammette Tyson Fury a fine match - ed Otto è un duro svedese. Sangue, fegato e cuore, abbiamo mostrato tutto stasera". Non manca infine di lanciare la sua sfida a Deontay Wilder, il campione WBC era seduto in prima fila a bordo ring. "Dopo voglio te, co...", gli urla con la sua consueta baldanza, consapevole che, comunque, per aver ragione del Bronze Bomber dovrà sfoderare ben altra prestazione che quella vista ieri notte.

Tutto facile per Guido Vianello

Nel sottoclou c'era anche il quinto match da professionista di Guido Vianello, opposto al 35enne dell'Ohio, Cassius Anderson. Tutto facile per il peso massimo italiano contro un altro avversario decisamente su misura, un facile show risolto prima dell'inizio del quarto round quando il pugile statunitense non si è alzato dal suo angolo, dopo aver incassato colpi durissimi nelle prime tre riprese. Nella prima, in particolare, ha rischiato subito il knock out con un colpo pesantissimo che lo ha fatto scivolare in ginocchio. Fino al momento del ritiro, l'incontro era stato a senso unico. Per Vianello, pertanto, è la quinta vittoria prima del limite su altrettanti incontri.