Il tappone di montagna di La Cubilla, sedicesima tappa della Vuelta Espana, ha un po’ deluso le attese e le speranze di chi aspettava un grande spettacolo e un rimescolamento delle posizioni in classifica generale. La corsa è andata a Jakob Fuglsang grazie ad una fuga da lontano. Primoz Roglic non è stato attaccato da lontano da Movistar e Astana come molti invece si attendevano. Lo sloveno ha gestito perfettamente la tappa, prima con la squadra e poi personalmente, allungando ancora a quasi tre minuti il suo vantaggio su Alejandro Valverde, secondo in classifica ma ora minacciato da Pogacar e Lopez.

Vuelta, va ancora la fuga

Anche la sedicesima tappa della Vuelta Espana è andata ad una fuga da lontano. Il percorso era di alta montagna, con tre lunghe salite in sequenza, San Lorenzo, Cobertoria e Cubilla. La corsa si è presto accesa con una bella sequenza di attacchi fino alla prima salita quando è riuscita ad avvantaggiarsi una folta fuga comprendente anche Luis Leon Sanchez, Jakob Fuglsang, Philippe Gilbert, James Knox, Gianluca Brambilla, Valerio Conti, Thomas De Gendt e Tao Geoghegan Hart.

La situazione si è quindi stabilizzata con gli attaccanti che hanno guadagnato un vantaggio rassicurante, fino quasi a dieci minuti, e il gruppo guidato ad andatura molto tranquilla dalla Jumbo Visma di Roglic.

La salita della Cobertoria è passata senza sussulti, con il gruppo ancora forte di quasi tutte le sue unità, velocisti compresi. Movistar e Astana, le uniche vere avversarie della maglia rossa, hanno dunque rinunciato alla possibilità di attaccare da lontano, quasi un segnale di resa nei confronti della supremazia di Roglic.

Crolla Quintana, Valverde in difficoltà

La fuga si è spezzata già nel falsopiano prima dell’imbocco della salita finale, molto lunga ma con pendenze pedalabili sul 6%. Davanti sono rimasti una decina di corridori e la Astana ha preso la guida delle operazioni facendo ulteriore selezione con Sanchez prima di lanciare all’attacco Fuglsang.

All’azione del danese ha resistito in un primo momento solo Brambilla, ma anche il corridore della Trek ha poi dovuto desistere. Fuglsang è andato così a conquistare la sua prima vittoria di tappa in un grande giro, con Geoghegan Hart al secondo posto e Sanchez al terzo. Brambilla, calato nel finale, ha concluso quinto.

La corsa degli uomini di classifica si è aperta verso metà della salita finale, ma sostanzialmente si è spostata alle posizioni dietro alla maglia rossa di Roglic.

La Astana ha aumentato l’andatura preparando l’affondo di Lopez che è arrivato a 6 km dalla vetta. Il colombiano ha accelerato con violenza per tre volte innescando una bella sfida con Pogacar, diretto rivale per il podio e la maglia bianca. Quintana è crollato, ma anche Valverde è stato costretto a cedere, forse per lo sforzo troppo intenso profuso ieri. Roglic ha lasciato sfogare i duellanti, poi è rientrato su di loro facendo da spettatore, un atteggiamento saggio che gli ha permesso di rafforzare la sua posizione in classifica.

Il terzetto Lopez – Pogacar – Roglic ha concluso con 23’’ su Valverde e Majka, mentre Quintana ha pagato più di due minuti e mezzo.

In classifica ora il capitano della Jumbo Visma comanda con 2’48’’ su Valverde e 3’42 su Pogacar, inseguito da vicino da Lopez a 3’59’’.