Si torna a parlare di velocisti alla Vuelta Espana, anche se il finale della tappa numero quattordici è stato tutt’altro che un classico sprint. L’ultimo chilometro della corsa è stato segnato da una brutta caduta nelle prime posizioni che ha coinvolto moltissimi corridori. Un tratto di leggera salita ha poi rimescolato ulteriormente le carte finchè Sam Bennett ha prevalso con un affondo deciso. Il corridore della Bora ha così centrato la sua seconda vittoria di tappa in questa Vuelta e la tredicesima stagionale.
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Vuelta, sei in fuga
La tappa numero quattordici della Vuelta Espana, 188 km da San Vicente de la Barquer a Oviedo, era una sorta di cuscinetto in mezzo alle frazioni di montagna che da ieri a lunedì stanno impegnando i corridori.
Il gruppo ha interpretato la corsa in maniera piuttosto tranquilla, una giornata interlocutoria tra le battaglie decisive in alta quota. Nelle fasi iniziali se ne sono andati in fuga sei corridori: Salvatore Puccio (Ineos), Harm Vanhoucke (Lotto Soudal), Silvan Dillier (AG2R), Stephane Rossetto (Cofidis), Luka Pibernik (Bahrain Merida) e Diego Rubio (Burgos BH). Le squadre dei velocisti più forti, la Deceuninck di Jakobsen, la UAE di Gaviria e la Bora di Bennett, hanno dato una grossa mano alla formazione di Roglic per guidare il gruppo, tenendo sempre in pugno la situazione. La salita di Alto de la Madera, difficoltà più significativa della tappa ma con una pendenza al 3,5%, non ha acceso la corsa, e il gruppo ha sempre più ridotto il distacco andando infine a riprendere gli attaccanti a 5 km dall’arrivo.
Caduta all’ultimo chilometro
La Bora ha preso l’iniziativa per guidare la volata di Sam Bennett, ma la Deceuninck è uscita con ottimo tempismo in vista dell’ultimo chilometro prendendo la testa. Proprio in queste fasi concitate appena dietro ai treni dei velocisti si è verificato un contatto che ha generato una rovinosa caduta di almeno una ventina di corridori, tra cui Luka Mezgec che è stato costretto al ritiro.
Davanti sono rimasti appena una decina di uomini a giocarsi la tappa e Tosh Van der Sande ha cercato di approfittare di un tratto di leggera salita per piazzare un bell’attacco. Alla sollecitazione del belga ha replicato Max Richeze, ma senza il suo velocista Jakobsen, e Sam Bennett. Van der Sande si è spento nel finale e Bennett ha saltato lui e Richeze con uno spunto imperioso andando a vincere largamente.
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La classifica non è cambiata: la caduta è infatti avvenuta all’ultimo chilometro, con i distacchi quindi neutralizzati. Roglic guida ancora con 2’25’’ su Valverde e 3’01’’ su Pogacar alla vigilia dell’attesa e impegnativa tappa di Santuario del Acebo.
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