La prova in linea riservata ai professionisti dei Mondiali di Ciclismo è stata sfortunata e deludente per il Belgio. Atteso come il faro della corsa, lo squadrone guidato da Gilbert e Van Avermaet è rimasto presto con gli uomini contati e non si è mai proposto in maniera propositiva nelle fasi importanti della corsa. L’attesissimo Remco Evenepoel, il fenomeno nascente del ciclismo belga e mondiale, si è dovuto ritirare nelle fasi centrali. Il vincitore della medaglia d’argento a cronometro si è fermato per aiutare Gilbert, rimasto attardato per una caduta, e non è più riuscito a rientrare.

Evenepoel: ‘Philippe aveva male al ginocchio’

I Mondiali del Belgio hanno preso una piega molto negativa già all’ingresso del circuito di Harrogate, ad oltre cento chilometri dall’arrivo. In questa fase apparentemente interlocutoria Philippe Gilbert è caduto picchiando un ginocchio ed ha impiegato un po’ di tempo prima di riuscire a ripartire. Remco Evenepoel, il campioncino già argento della cronometro, si è fermato per aiutare il suo capitano rispettando pienamente il compito che gli era stato affidato dal tecnico belga. Nonostante i suoi 19 anni il vincitore della Clasica di San Sebastian si è comportato come un gregario esperto, rincuorando in ogni modo Gilbert e cercando poi di riportarlo in gruppo tirando a tutta per lui.

“Avevamo detto tra di noi che lo avrei aiutato per tutto il giorno se fosse successo qualcosa. È quello che ho fatto, ma lui aveva un dolore al ginocchio e sfortunatamente era molto difficile rientrare, c’erano diversi barrage” ha dichiarato Evenepoel riferendosi al blocco delle ammiraglie fatto dai commissari di gara. Il gruppo aveva infatti perso diverse decine di corridori in quelle fasi, in vari gruppetti sparpagliati, così che Gilbert e Evenepoel si sono trovati a rincorrere dovendo superare tutti gli avversari attardati senza poter usufruire della scia delle ammiraglie.

Il tentativo di rimonta non è riuscito e alla fine i due belgi si sono dovuti arrendere e ritirare.

‘Non faceva molto freddo’

Evenepoel ha dimostrato grande freddezza e lucidità, oltre che grande dedizione alla causa e un’infinita stima nei confronti di Gilbert, che è quasi un fratello maggiore per lui. L’immagine del giovane campione che abbraccia il suo capitano per rincuorarlo dopo l’incidente resta uno dei momenti più significativi dei Mondiali di ciclismo. “E’ stato una specie di grazie per tutto quello che lui ha già fatto per me” ha raccontato Evenepoel.

“L’ho visto sdraiato per terra, ho visto il dolore sul suo visto e mi dispiaceva davvero. Ho dato il massimo per riportarlo in gruppo perché lo meritava tanto. Mi sono completamente svuotato nell’inseguimento, pensavamo di recuperare, siamo rientrati per tre volte, ma su gruppetti di corridori staccati. Non potevo fare di più, ma penso che abbiamo avuto l’atteggiamento giusto” ha dichiarato il giovane belga.

A differenza di quasi tutti i suoi colleghi Evenepoel non si è lamentato per il freddo e la pioggia. “Penso che non sia stato estremo, non era molto freddo, era soprattutto la pioggia che faceva sentire un po’ meno calore, ma è uguale per tutti, è bagnato e hai le mani fredde” ha dichiarato il corridore della Deceuninck Quickstep.