La temuta pioggia battente che è prevista per domenica sulle strade dei Mondiali di ciclismo non spaventa quella che sulla carta è la squadra più forte e ricca di talento della prova riservata ai professionisti, il Belgio. L’uomo più esperto e carismatico della corazzata belga, Philippe Gilbert, si augura proprio una corsa resa ancora più difficile dal maltempo per poter far emergere i valori in campo con una gara d’attacco. Il corridore della Deceuninck Quickstep ha promesso una strategia aggressiva per l’attesa sfida iridata, sulla falsariga delle tattiche che hanno portato tante volte al trionfo la sua formazione di club.

Gilbert: ‘Le condizioni meteo decideranno tutto’

Le due vittorie di tappa ottenute alla Vuelta Espana hanno caricato ancora di più Philippe Gilbert per questi Mondiali di Ciclismo. Domenica 29 settembre il campione belga sarà uno dei grandi favoriti per conquistare quella maglia iridata che ha già vestito nel 2012. La situazione che si profila sembra quella ideale per il vincitore della Roubaix, che non ha più l’esplosività della prima parte della carriera, ma tanta resistenza unita all’inossidabile classe e al gusto dell’impresa. La pioggia, il freddo e il vento dovrebbero rendere la corsa dei professionisti una prova durissima, perfetta per questo Gilbert temprato da mille battaglie ma più voglioso che mai di mettersi in gioco.

“Sul percorso non c’è una salita o un punto particolare in cui fare la differenza, può succedere ovunque. Certamente se pioverà come nei giorni precedenti avremo una corsa lunga e dura” ha dichiarato Gilbert nella conferenza stampa tenuta a due giorni dalla gara, confermando di preferire un Mondiale bagnato. “Le condizioni meteo decideranno tutto.

Sotto la pioggia e il freddo penso che arriveremo al traguardo uno per volta. Sarà una battaglia allo sfinimento. La corsa potrebbe anche durare più di sette ore e questo mi piace. Anzi, mi correggo, non mi piace, ma ci sono pochi corridori che resistono alla pioggia e al freddo e io posso farlo meglio di altri” ha commentato l’ex Campione del Mondo.

‘Con la Deceuninck vinciamo quasi sempre’

Il nodo cruciale per il Belgio nella gara dei professionisti di questi Mondiali di ciclismo è come gestire i tanti campioni della squadra. Tra gli otto titolari il solo Declerq è un gregario puro, mentre tutti gli altri sono corridori che possono potenzialmente aspirare ad un grande risultato personale. Gilbert e Van Avermaet sono i leader designati, ma nell’organico figurano anche altri uomini vincenti come Wellens, Lampaert, Naesen e Teuns senza pensare al baby prodigio Evenepoel da cui ci si può aspettare di tutto.

Gilbert è convinto che questa qualità complessiva possa diventare un fattore vincente se sfruttata con una strategia aggressiva, come succede sempre nella sua Deceuninck Quickstep.

“Arrivando nel finale tutto sarà incentrato dai corridori e dalle loro gambe, allora si potrà parlare di tattica e dovremo essere onesti uno con l’altro. Abbiamo una squadra forte, quindi dovremo solo trovarci in una situazione in cui non siamo costretti a tirare. Penso che questa sia la tattica che usiamo sempre con la Deceuninck Quickstep ed è la migliore perché vinciamo quasi sempre, penso che sia un buon esempio” ha dichiarato Gilbert.

Nella gara che domenica assegnerà la maglia iridata dovremmo quindi aspettarci un Belgio all’attacco già molto prima del finale, magari con uomini come Wellens e Lampaert, per costringere le altre squadre a sfinirsi nella rincorsa. L’opzione tattica lanciata da Gilbert ha trovato una sponda inattesa nell’altro leader del Belgio, Greg Van Avermaet.

Tra i due ci sono stati molti attriti in passato, ma il campione olimpico stavolta ha sposato la tesi del compagno – rivale: “Dobbiamo correre alla maniera della Quickstep” ha dichiarato Van Avermaet.