Lo spettacolare e sorprendente Tour de France di Julian Alaphilippe è stato uno dei momenti da copertina della stagione 2019 del grande ciclismo. Il corridore della Deceuninck Quickstep ha fatto vibrare gli appassionati e soprattutto l’intera Francia che ha sognato con lui di interrompere un vuoto che dura da oltre trent’anni, da quando Bernard Hinault vestì la maglia gialla a Parigi nel 1985. Da allora nessun transalpino ha più vinto il Tour e in molti in Francia contano proprio su Alaphilippe per mettere fine al tabù. Il vincitore della Sanremo ha però pensato ad un futuro diverso, restando pragmaticamente ancorato al suo terreno di caccia più consono, le grandi corse di un giorno.

Alaphilippe: ‘Una svolta non prima della fine del contratto’

Julian Alaphilippe è tornato a parlare del suo futuro a margine di una delle tante premiazioni di cui è stato protagonista in questo periodo di pausa tra una stagione e l’altra. Il corridore della Deceuninck è stato eletto dai giornalisti de L’Equipe come il miglior sportivo francese del 2019 precedendo lo sciatore Alexis Pinturault e il calciatore Kylian Mbappè.

Nell’intervista concessa al giornale giallo, Alaphilippe ha dimostrato di non farsi travolgere dall’ondata di entusiasmo seguita al suo straordinario Tour de France. Il vincitore della Sanremo vinse due tappe, tenne la maglia gialla per 14 giorni cedendola solo nella penultima frazione alpina, ma per il 2020 non inizierà con un chiaro obiettivo di classifica.

“Quel che è certo è che non avrò cinque compagni di squadra intorno. Avremo un velocista. Non inizieremo con una squadra per controllare la corsa ma piuttosto per vincere le tappe” ha dichiarato il campione francese.

Alaphilippe non ha chiuso la porta definitivamente al tentativo di vincere una grande corsa a tappe, ma ha rimandato questa opzione ad un periodo successivo della sua carriera, lasciando per ora il mirino puntato sulle classiche.

“Se ci sarà una svolta nella mia carriera, se dovessi pensare alla classifica generale del Tour non sarà prima della fine del mio contratto, tra due anni” ha aggiunto Alaphilippe.

‘Tour e Olimpiadi da pianificare bene'

Il francese della Deceuninck Quickstep ha delineato il programma per la stagione 2020, con gli obiettivi fissati sulle classiche di primavera, sulle tappe del Tour de France e sulle Olimpiadi di Tokyo.

L’esordio è stato fissato alla Vuelta San Juan, in Argentina, per poi affrontare il Tour Colombia e dare l’assalto alle classiche, da quelle già vinte come Strade Bianche e Sanremo fino alla Liegi. La grande novità di questa parte della stagione sarà il debutto al Giro delle Fiandre.

Dopo aver riposato un po’ Alaphilippe comincerà a preparare il Tour e le Olimpiadi, due appuntamenti speciali da programmare con attenzione vista la vicinanza in calendario e il lungo viaggio da Parigi a Tokyo con il fuso orario da smaltire in soli sei giorni. “Se sarò in forma all’inizio del Tour sarà complicato esserlo ancora alla fine e ci sono anche le Olimpiadi, quindi è necessario pianificare bene” ha spiegato il campione francese.