Gianni Moscon è di nuovo nell'occhio del ciclone. Il corridore trentino della Ineos ha aggiunto una nuova squalifica alla già lunga lista di episodi controversi di cui era stato protagonista negli anni scorsi. Durante la Kuurne Bruxelles Kuurne l’ex tricolore a cronometro è stato coinvolto in una delle tante cadute che avvengono sempre nelle classiche del nord. Dopo essersi rialzato il 25enne della Val di Non ha avuto una brutta reazione, un lancio di bicicletta nei confronti di Jens Debusschere, corridore belga che era anche lui stato coinvolto nell'incidente.
La giuria ha deciso di squalificare Moscon e nel dopo corsa Debusschere ha rilasciato un commento molto duro sull'episodio.
Jens Debusschere: ‘Ho alzato la mano per proteggermi il viso’
L’episodio di cui è stato protagonista negativo Gianni Moscon nella Kuurne Bruxelles Kuurne di ieri ha fatto molto discutere nel mondo del Ciclismo. Il corridore della Ineos è stato uno dei tanti coinvolti in una caduta avvenuta ad una settantina di chilometri dall'arrivo. Moscon è finito in un fosso insieme ad altri corridori e mentre si stava rialzando ha scagliato una bicicletta contro Jens Debusschere, un gesto sanzionato con la squalifica. Il corridore belga ha riportato un taglio alla mano, causato probabilmente dai denti della moltiplica della bici lanciata da Moscon, ma è ripartito senza reagire al gesto violento dell’avversario.
‘Io non sono caduto ma sono finito nel fosso” ha raccontato Debusschere al termine della corsa. “Poi ho avuto una bicicletta, nemmeno la mia, lanciata direttamente in testa. Ho alzato la mano per proteggermi il viso. In quel momento avrei anche potuto colpirlo, sei pieno di adrenalina, ma poi ti rendi conto che la cosa migliore è tornare in bicicletta” ha aggiunto il corridore belga spiegando che cadute come questa sono all'ordine del giorno nelle classiche del pavè e che il comportamento di Moscon non ha giustificazioni.
“Perché era necessario? Queste sono le Fiandre, sono corse nervose e succede che devi fermarti o frenare. Se prendeva la sua bici e ripartiva nulla era perduto, quella reazione non era necessaria” ha dichiarato Debusschere.
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Gianni Moscon is disqualified after this act of aggressive conduct🤦♂️#cycling #roadcycling #gcninspiration #roadbike #bicycle #bike #cyclingphoto #gcntech #gcn pic.twitter.com/9tRappSvy6
— GlobalCyclingNetwork (@gcntweet) March 2, 2020
Una multa in più per Moscon
Jens Debusschere ha spiegato che in mezzo al gruppo non c’è molta simpatia nei confronti di Moscon dopo i tanti episodi negativi di cui il trentino è stato protagonista, dagli insulti razzisti rivolti a Reza fino alla squalifica rimediata al Tour 2018.
“È tutta una serie di incidenti e c’è sempre lui. Non mi dispiace che sia stato sanzionato per questo. Non è solo questo incidente ma molti altri. Se chiedi ai corridori in gruppo come è il loro rapporto con Moscon allora il 90% ti risponderà in maniera negativa” ha raccontato il belga.
Intanto la Kuurne Bruxelles Kuurne da dimenticare di Moscon si è conclusa con una nuova multa per un altro episodio che non è sfuggito al VAR. Dopo la notizia della squalifica il 25 della Val di Non si è strappato i numeri di gara dalla maglia e li ha gettati a terra. La giuria gli ha inflitto una multa di 500 franchi svizzeri per aver gettato dei rifiuti al di fuori delle zone previste. Questa sanzione si aggiunge alla multa di 200 franchi e alla perdita di 10 punti nella classifica Uci comminate insieme alla squalifica.
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— La Flamme Rouge (@laflammerouge16) March 1, 2020