I Mondiali di Ciclismo tornano in Italia sette anni dopo l’edizione fiorentina del 2013. La rassegna iridata si sarebbe dovuta svolgere quest’anno in Svizzera, ad Aigle e Martigny, ma gli organizzatori hanno dovuto desistere a causa delle norme per contenere i rischi di contagio da coronavirus emanate nel paese elvetico. L’Uci ha cercato in fretta altre candidature per colmare il vuoto lasciato dalla Svizzera e ha ricevuto quattro proposte tra cui è stata scelta quella di Imola. I Mondiali di ciclismo si svolgeranno dal 24 al 27 settembre con un programma ridotto a sole quattro gare, quelle delle categorie elite, e con tutte le partenze e gli arrivi fissati all’interno dell’autodromo di Imola.

Di Rocco: ‘Riconoscimento per tutto il paese’

Alla chiamata dell’Uci per cercare una nuova sede per i Mondiali di ciclismo 2020 dopo la rinuncia di Aigle e Martigny hanno risposto quattro candidature. Ben tre di queste sono arrivate dall’Italia: Imola, Peccioli e Alba Adriatica, oltre alla francese Haute Saone.

La scelta è ricaduta su Imola, forte di un progetto interessante dal punto di vista tecnico, ma anche della presenza di un impianto come l’autodromo Enzo e Dino Ferrari che sarà il fulcro dell’evento rendendo l’organizzazione molto più semplice da gestire.

Il presidente della Federciclismo Renato Di Rocco ha accolto con grande soddisfazione la notizia della scelta di Imola come sede dei Mondiali di ciclismo.

“Mi piace credere che sia, prima di tutto, un riconoscimento per tutto il nostro Paese, che in questi mesi ha affrontato momenti di grande difficoltà ma è stato in grado di uscirne diventando anche un punto di riferimento nel resto del mondo”, ha commentato il presidente.

Per Imola sarà il secondo mondiale dopo quello ospitato nell’ormai lontano 1968, un’edizione storica per l’impresa di Vittorio Adorni, che vinse il titolo dopo una lunghissima fuga solitaria con quasi dieci minuti di vantaggio sul secondo arrivato, il belga Van Springel.

Mondiali di ciclismo, circuito per scalatori

In questa situazione così particolare, con un Mondiale assegnato a sole tre settimane dal suo svolgimento e con i tanti protocolli sanitari da seguire, non è stato possibile garantire il programma completo di ogni rassegna iridata. L’Uci ha deciso di eliminare le gare riservate alle categorie juniores e under 23.

il programma sarà quindi composto di sole quattro gare, le cronometro e le corse in linea elite di uomini e donne, da giovedì 24 a domenica 27 settembre.

Uno dei punti chiave per l’assegnazione di questi Mondiali di ciclismo era quello di riuscire a disegnare un percorso con le stesse difficoltà tecniche di quello che era stato preparato in Svizzera e che era adatto agli scalatori. Da questo punto di vista Imola ha dato delle ottime garanzie. Il circuito sul quale si svolgeranno le prove in linea si preannuncia molto impegnativo. Sarà un anello di 28.8 km che le donne percorreranno per cinque volte e gli uomini per nove. Il circuito è caratterizzato dalle salite di Mazzolano e Gallisterna, che complessivamente misurano circa 3 km con una pendenza media sul 10% e tratti al 14%.

Il dislivello complessivo della corsa in linea maschile sarà di circa 5.000 metri, un dato paragonabile a quello di una tappa alpina di un grande giro.

Le cronometro invece si disputeranno su un percorso di 32 km, identico sia per gli uomini che per le donne, con circa 200 metri di dislivello.

Ecco il programma dei Mondiali di ciclismo di Imola:

  • giovedì 24 settembre: cronometro donne
  • venerdì 25 settembre: cronometro uomini
  • sabato 26 settembre: prova in linea donne
  • domenica 27 settembre: prova in linea uomini.