Il Ciclismo italiano ha trovato un nuovo idolo in questi primi giorni di corsa del Giro. Dopo aver volato e vinto la cronometro d’apertura Filippo Ganna ha entusiasmato anche nella quinta tappa, quella di Camigliatello Silano, vinta al termine di una lunga fuga. Se il successo nella prova contro il tempo era arrivato sul suo terreno e con il favore del pronostico, questo è stato invece del tutto inatteso e inedito e perciò ancora più entusiasmante. Ganna è entrato nella fuga partita nelle fasi iniziali, ha staccato i compagni d’avventura sulla lunga salita di Valico di Montescuro, tra pioggia e nebbia, e ha raggiunto l’arrivo di Camigliatello Silano tutto solo.

Joao Almeida ha mantenuto la maglia rosa, mentre è uscito dalle posizioni migliori della classifica Caicedo, in difficoltà sull’ultima salita.

Giro, fuga a otto con tanta Italia

La quinta tappa del Giro d’Italia ha portato la corsa in continente dopo il poker di tappe siciliane. La corsa è stata molto impegnativa, con tanti saliscendi su e giù per la Sila e la lunga salita di Valico di Montescuro nel finale. Il percorso, molto propizio per una fuga da lontano, ha invitato tanti corridori a provare l’attacco nelle fasi iniziali.

Per diverse decine di chilometri si sono susseguiti gli scatti fino a quando è riuscito ad evadere un gruppo di otto corridori. A formarlo sono stati Filippo Ganna, Salvatore Puccio, Valerio Conti, Edoardo Zardini, Jan Tratnik, Jhonatan Restrepo, Carl Fredrik hagen e Hector Carretero.

La corsa si è assestata con il gruppo tirato dalla Deceuninck Quickstep della maglia rosa Almeida, che non ha concesso mai più di cinque minuti agli attaccanti.

Rientra De Gendt, ma Ganna se ne va

La soluzione della tappa è arrivata sulla lunga salita di Valico di Montescuro, un’ascesa di ben venti chilometri dove i corridori hanno trovato anche pioggia e nebbia. La fuga si è sbriciolata e dal gruppo è uscito Thomas De Gendt, seguito sempre passivamente da Einer Rubio. I due sono riusciti a riportarsi su Filippo Ganna, che nonostante la mole imponente si è dimostrato il più forte in salita tra i fuggitivi.

Il Campione del Mondo a cronometro è stato anche molto freddo ed intelligente nella gestione della sua scalata, salendo con passo regolare senza rispondere a nessun attacco. Qualche scaramuccia tra Rubio e De Gendt, infastidito dall’atteggiamento ostruzionistico del colombiano, ha dato il là al rilancio di Ganna, che senza neanche alzarsi sui pedali è rimasto tutto solo al comando con ancora un minuto sul gruppo, tirato a lungo dagli uomini di Nibali in salita.

Pur con qualche incertezza nella discesa finale, bagnata e molto insidiosa, Filippo Ganna è andato a confezionare un vero capolavoro, resistendo alla rincorsa del gruppo ridotto ad una quarantina di uomini e sollecitato nella picchiata dall’atteggiamento bellicoso di Vincenzo Nibali.

Ganna ha avuto tutto il tempo di gustarsi il successo nel finale, una vittoria che lo proietta in una realtà nuova, non solo confinata a quella di splendido interprete delle tappe a cronometro. Konrad ha battuto allo sprint il gruppo degli uomini di classifica davanti a Joao Almeida, che grazie all’abbuono artigliato ha consolidato la sua maglia rosa. Il portoghese guida ora con 43’’ su Bilbao e 48’’ su Kelderman, mentre è uscito dai piani alti della generale Caicedo, vincitore sull’Etna e oggi staccato sull’ultima salita.