Dopo la maglia iridata arriva anche quella rosa ad impreziosire una stagione che ha ormai lanciato definitivamente Filippo Ganna tra i grandi del Ciclismo su strada dopo i tanti successi ottenuti su pista negli anni scorsi. Partito da favorito il corridore della Ineos ha spazzato via pressioni ed avversari nella tappa a cronometro da Monreale a Palermo che ha aperto il Giro d’Italia 2020. Ganna ha volato i 15 km del percorso facendo gara a sé rispetto ad un gruppo di avversari di altissimo livello. La grande giornata della Ineos si è materializzata anche con la prova di Geraint Thomas, quarto dietro ai giovani Almeida e Bjerg.

Il gallese ha dimostrato grande consistenza e convinzione rifilando già distacchi molto pesanti ai principali avversari in corsa per la maglia rosa finale, a partire da Vincenzo Nibali che ha ceduto più di un minuto.

Super Ganna, la prima rosa è italiana

Filippo Ganna partiva da favorito numero uno per la cronometro di 15 km tra Monreale e Palermo ed ha tenuto fede al pronostico regalando una grande gioia al ciclismo italiano in una stagione piuttosto avara di soddisfazioni. Il percorso si è confermato velocissimo, con una prima parte un po’ articolata composta da un breve strappo con una successiva discesa caratterizzata da due tornanti insidiosi e poi dei veloci rettilinei da spingere con il lungo rapporto.

Il dislivello negativo ha portato la media su valori impressionanti, al limite dei 59 all’ora.

Su queste velocità Filippo Ganna ha espresso al meglio tutto il suo potenziale da passista di eccelsa classe e straordinaria potenza, dimostrandosi una perfetta macchina da crono. Il piemontese ha fatto gara a sé rispetto alla concorrenza che ha visto perdersi per strada due specialisti come Campenaerts, attardato da una scivolata, e Dennis, in grande difficoltà nel controllare la bicicletta a causa del forte vento.

Ganna non ha invece fatto una piega nonostante le raffiche intense ed ha concluso da dominatore con 22’’ di vantaggio su Joao Almeida e Mikkel Bjerg, due giovani talentuosi che si sono divisi le altre posizioni del podio di giornata.

Giro d’Italia, prima spallata di Thomas

Se per la vittoria di tappa il dominatore di questa giornata d’apertura del Giro d’Italia è stato Ganna, nella corsa tra i favoriti al successo finale è stato il suo leader Geraint Thomas ad assestare una decisa spallata ai concorrenti diretti.

Il gallese della Ineos ha confermato le ottime sensazioni destate alla Tirreno Adriatico ed è stato protagonista di una crono molto convincente. Thomas ha chiuso a 23’’ da Ganna, ma con vantaggi importanti su tutti gli altri pretendenti alla maglia rosa finale. L’unico a difendersi egregiamente è stato Simon Yates, partito molto presto e forse per questo aiutato un po’ dal vento. Lo scalatore della Mitchelton ha perso solo 26’’ da Thomas, mentre gli altri hanno patito molto questo percorso così veloce.

Il russo Aleksandr Vlasov ha perso 57’’ da Thomas, Vincenzo Nibali non ha brillato chiudendo a 1’06’’, e ancora più dietro sono finiti Jakob Fuglsang, a 1’24’’ e Rafal Majka, a 1’37’’. Il Giro prende subito così un copione tattico ben preciso, con Thomas nel ruolo di punto di riferimento, sorretto da una squadra forte e con due crono ancora come asso nella manica per allungare ulteriormente.

Peggio di tutti è andata però a Miguel Angel Lopez: il colombiano è caduto in prossimità dell’intertempo a causa di una sconnessione del terreno, ed è stato costretto al ritiro. La Astana, che si presentava al via di questo Giro d’Italia con un fortissimo schieramento di scalatori, si è così vista indebolire in maniera significativa fin dalla prima tappa.