Secondo quanto riferito da Seoul, la Corea del Nord non parteciperà alle Olimpiadi di Tokyo preoccupata che i suoi atleti possano contrarre il coronavirus. Si ritiene che il motivo principale che ha spinto il paese a prendere questa decisione sia stato l'inadeguato sistema sanitario della Corea del Nord per affrontare la pandemia di Covid-19, riferisce il corrispondente della BBC a Tokyo.

Questo annuncio renderebbe la Nord Corea il primo grande paese a non partecipare ai Giochi Olimpici del 2020, posticipati a causa della pandemia. Inoltre, questa sarebbe la prima volta che il paese perde un'Olimpiade estiva dal 1988, quando boicottò i Giochi di Seul durante la Guerra Fredda.

La decisione di non partecipare alle Olimpiadi

Secondo un sito web gestito dal ministero dello sport (DPRK Sport), i funzionari nordcoreani hanno annunciato che il Paese non parteciperà ai Giochi Olimpici di questa estate per proteggere gli atleti dalla "crisi mondiale della salute pubblica causata dal Covid-19".

La decisione è stata presa il 25 marzo dai membri del Comitato Olimpico Nazionale che hanno discusso sulla questione in videoconferenza con i funzionari sportivi a Pyongyang. Martedì, il Ministero dell'Unificazione della Corea del Sud ha espresso il suo dispiacere per la mancata partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo da parte del Nord. Il Presidente Moon Jae-in aveva sperato che i due paesi potessero migliorare le relazioni tra di loro schierando una squadra combinata.

Il passato olimpico della Corea del Nord

Nel 2018, Pyongyang mandò 22 atleti alle Olimpiadi invernali in Corea del Sud. Le due Coree schierarono la loro prima squadra olimpica combinata di hockey su ghiaccio femminile. Una cooperazione simboleggiata dalla marcia degli atleti nordcoreani e sudcoreani sotto una mappa blu rappresentante una penisola coreana unificata, e dalle cheerleader nordcoreane vestite di rosso.

Le Olimpiadi contribuirono all'avvio della diplomazia con Seul e gli Stati Uniti. Da allora, però, quel percorso diplomatico è in stallo e la decisione di Pyongyang di non partecipare ai giochi di quest'anno dà un colpo alle speranze di ravvivare il percorso.

"Avevamo sperato che le Olimpiadi potessero essere un'opportunità per registrare progressi nella riconciliazione tra le Coree e nella cooperazione e per portare la pace nella penisola coreana ed è sconfortante che sia diventato tutto difficile a causa della situazione del Covid-19", ha commentato un funzionario citato dall'agenzia sudcoreana Yonhap.

Il Covid-19 oggi in Corea del Nord

Pyongyang afferma di non avere casi di coronavirus, ma gli esperti dubitano che neanche un focolaio sia stato segnalato. Nell'ultimo bollettino settimanale, diramato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), Pyongyang detiene ufficialmente zero casi totali. Tuttavia, non si hanno informazioni su tutti gli altri valori (casi totali, guarigioni, decessi) in quanto da oltre cinque settimane la Corea del Nord ha smesso di divulgare il numero di campioni testati.

La Corea del Nord ha disposto misure rigide contro il virus da quando è scoppiato lo scorso anno. Alla fine di gennaio il paese ha chiuso le frontiere e centinaia di stranieri sono stati messi in quarantena nella capitale nordcoreana.

Inoltre treni, vagoni e aerei non possono entrare o lasciare il paese. Lo stesso Kim Jong-un ha dichiarato che il sistema sanitario del paese non è in grado di affrontare la pandemia, “le restrizioni totali imposte all’inizio dello scorso anno non solo sono rimaste in vigore, ma sono state persino rafforzate, anche installando cordoni extra con guardie di sicurezza armate lungo i confini terrestri della Corea del Nord per impedire a chiunque e qualsiasi cosa di entrare”.

Gli esperti dicono che la chiusura delle frontiere durante il periodo pandemico abbia causato un duro colpo all'economia della Corea del Nord, già in crisi per le numerose spese militari e per le sanzioni volute dagli Stati Uniti sul loro programma di armi nucleari.