C’è la preziosa firma di Peter Sagan sulla prima tappa in linea del Giro di Romandia 2021. Dopo il cronoprologo vinto ieri da Rohan Dennis, la corsa elvetica è continuata con una frazione ondulata che però non è stata molto movimentata, anche a causa di un finale pianeggiante e con lunghissimi rettilinei. La corsa si è risolta in volata, con un gruppo più o meno dimezzato rispetto al via. Colbrelli ha lanciato uno sprint molto lungo dopo essere rimasto con un solo compagno di squadra ad aprirgli la strada nell’ultimo chilometro. Il bresciano ha sfoderato una buona volata, ma è stato rimontato da Peter Sagan, che è andato a vincere la tappa.
#TDR2021 - 1st (2nd) stage classification pic.twitter.com/IrQvJhK9kB
— La Flamme Rouge (@laflammerouge16) April 28, 2021
Romandia, anche Boaro e Conca all’attacco
La prima tappa di questo Giro di Romandia ha proposto un tracciato che in parte ha ripercorso le strade di quello che sarebbe dovuto essere il Mondiale di Aigle Martigny dello scorso settembre, poi cancellato per l’emergenza sanitaria e spostato a Imola. Il tracciato in circuito con le brevi salite di Prodiut e Chamoson si è rivelato interessante, ma la distanza dei Gpm dal traguardo e gli ultimi venti chilometri in piano e su strade sempre rettilinee hanno portato ad una corsa molto statica.
Nelle fasi iniziali si è formata al comando una fuga composta da Thymen Arensman (DSM), Alexis Gougeard (AG2R Citroën), Manuele Boaro (Astana), Robert Power (Qhubeka ASSOS), Filippo Conca (Lotto Soudal) e Joël Suter (Swiss Cycling).
I fuggitivi hanno raggiunto un vantaggio di sei minuti e Suter ne ha approfittato per fare man bassa di punti ai Gpm e poter vestire la maglia della speciale classifica degli scalatori. La Ineos ha però controllato bene la situazione, guidando ininterrottamente il gruppo e facendo calare via via il distacco fino ad annullare la fuga dopo aver scollinato l’ultima salita.
Sagan vittorioso al Romandia dopo undici anni
Sulle salite non ci sono state iniziative e scatti, il gruppo ha proceduto sempre con un ritmo regolare che ha provocato solo un po’ di selezione da dietro. Tra i corridori rimasti staccati nell’ultima tornata del circuito si è segnalato anche Elia Viviani, che non è riuscito a tenere il passo del plotone, al contrario di altri uomini veloci come Peter Sagan, Sonny Colbrelli, Magnus Cort Nielsen e Dion Smith.
Gli ultimi 20 chilometri pianeggianti sono stati gestiti dalle squadre dei velocisti rimasti in gruppo, che sono andate ad annullare i tentativi solitari di due grandi passisti come Remi Cavagna e Stefan Kung e poi un più interessante attacco portato dallo stesso Cavagna con il compagno Cattaneo, Reichenbach e Howson.
Nel finale la Bahrain ha preso la testa del gruppo per pilotare Sonny Colbrelli, ma il bresciano è rimasto con il solo Tratnik a guidarlo già allo striscione dell’ultimo chilometro. La volata è così partita un po’ a rilento e Colbrelli è stato costretto ad uscire allo scoperto molto presto. Alle sue spalle si è fatto largo Peter Sagan, che dopo aver superato Patrick Bevin, si è lanciato nella volata affiancando e compiendo il sorpasso su Colbrelli.
Il tre volte iridato è andato a vincere davanti al bresciano e a Bevin, con Pasqualon e Covi a seguire.
Per Sagan questa è la seconda vittoria stagionale dopo quella ottenuta un mese alla Volta Catalunya, e il ritorno al successo al Romandia dopo ben 11 anni, da quel 2010 che segnò il suo ingresso nel grande Ciclismo.
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Peter Sagan ends an 11-year wait for a stage win at #TDR2021 as he edges a sprint finish. pic.twitter.com/7Pp2QL4lvp
— Eurosport UK (@Eurosport_UK) April 28, 2021
Viviani è arrivato con oltre tre minuti di distacco, mostrando una condizione non ancora al top in vista del Giro d’Italia. La classifica generale del Giro di Romandia non è cambiata: Rohan Dennis è ancora leader con 9’’ sui compagno di squadra Thomas e Porte.