È stato un finale da favola quello che Mathieu Van der Poel ha vissuto questa domenica 27 giugno nella seconda tappa del Tour de France. Al suo debutto nella corsa più prestigiosa del Ciclismo professionistico, il campione olandese era partito con il sogno di vestire la maglia gialla nella prima parte della Grande Boucle, quella più adatta alle sue caratteristiche. Il vincitore della Strade Bianche voleva fortemente la maglia, anche per omaggiare il nonno Raymond Poulidor, grande campione degli anni sessanta e settanta, otto volte sul podio del Tour de France ma mai neanche un giorno in giallo.

‘Non puoi nemmeno pianificare una cosa del genere’

Mathieu Van der Poel teneva tantissimo a regalare la maglia gialla al ricordo del nonno, a cui era particolarmente legato e che è mancato un paio d’anni fa. Questa volontà si era capita anche dalla presentazione delle squadre di giovedì scorso, a cui tutta la sua Alpecin Fenix era apparsa vestita con una bellissima divisa celebrativa che richiamava i colori della storica maglia Mercier di Poulidor.

Il campione olandese sapeva di giocarsi tutte le sue possibilità in queste prime tappe in Bretagna, prima dell’entra in scena delle grandi montagne e dei favoriti al successo finale.

Ieri Van der Poel non è stato così incisivo da replicare agli scatti di Julian Alaphilippe, ma oggi si è preso una sontuosa rivincita con una condotta di gara spettacolare, in linea con la sua cifra tecnica e con la grande passione per il ciclismo di una volta, quello più istintivo e passionale del nonno.

Van der Poel ha attaccato al primo passaggio sul Mur de Bretagne per prendere un abbuono da otto secondi, essenziale per coltivare ancora il sogno giallo, e poi ha staccato tutti nella scalata decisiva, conquistando così tappa e maglia.

“Non puoi nemmeno pianificare una cosa del genere, mi sono giocato tutto sulla prima scalata. Volevo prendere i secondi di abbuono perché questa era la mia ultima occasione di indossare la maglia gialla, e avevo bisogno di quei secondi”, ha dichiarato un emozionato Van der Poel al termine della corsa.

‘Gli ultimi 500 metri sono stati dolorosi’

Van der Poel non ha trattenuto le lacrime durante le prime interviste rilasciate nel dopo tappa, sfogando le emozioni e le tensioni di queste due giornate così intense e importanti. “Quando ho lanciato il mio attacco ad 800 metri dall’arrivo non mi ha seguito nessuno ed ho continuato ad andare. Gli ultimi 500 metri sono stati davvero dolorosi, ma sapevo che dovevo dare il massimo per vincere”, ha dichiarato il campione olandese, che poi si è lasciato andare al lato più privato ed emotivo di questa vittoria e di questa maglia gialla.

“Ho saputo di aver preso la maglia gialla solo cinque minuti dopo l’arrivo. Finire così è incredibile. Oggi mi sentivo molto meglio di ieri, forse ieri ho sentito un po’ di stress. Purtroppo mio nonno non è più qui, ma immagino quanto sarebbe orgoglioso se fosse qui. Ne ho parlato molte volte con mia mamma”, ha raccontato Van der Poel.