A meno di un mese dal via delle Olimpiadi di Tokyo, la cui cerimonia di apertura è prevista per venerdì 23 luglio, sono stati ufficializzati gli azzurri convocati per le gare di Ciclismo, sia per il settore strada che per la pista e il fuoristrada. Per la gara maschile in linea il Ct Davide Cassani aveva a disposizione cinque posti da distribuire a un gruppo di sei corridori che aveva già delineato in precedenza. Alla fine a restare fuori dalla selezione è stato Davide Formolo, mentre è stato promosso Vincenzo Nibali, la cui convocazione pareva a forte rischio.

Il più impegnato sarà però Filippo Ganna, che correrà sia su strada (ma solo nella cronometro), che su pista con il quartetto dell’inseguimento.

Ciclismo, il grande escluso è Formolo

La presentazione delle squadre azzurre di ciclismo su strada e pista per le Olimpiadi di Tokyo si è tenuta alla sede del Coni di Milano. Particolarmente attese erano le scelte del Ct Davide Cassani per la prova in linea maschile, che sarà una delle prime gare delle Olimpiadi, essendo in programma sabato 24 luglio. Il percorso giapponese è molto impegnativo, prevedendo la scalata al Monte Fuji e poi il Mikuni Pass, una salita di una decina di chilometri. Per questo il tecnico romagnolo ha selezionato un gruppo composto per lo più da scalatori.

Nella lista dei cinque titolari spicca il nome di Damiano Caruso, reduce dal podio al Giro d’Italia, attorniato da Gianni Moscon, fresco vincitore del Gp di Lugano, Giulio Ciccone, Alberto Bettiol e Vincenzo Nibali.

La presenza di Nibali era in forte dubbio, secondo le voci circolate nelle ultime settimane, ma le ultime corse hanno convinto Cassani a puntare ancora sul campione più vincente del ciclismo italiano.

Nibali ha di fatto avuto la meglio su Davide Formolo, che era il sesto uomo nella lista di convocabili stilata precedentemente da Cassani.

Per la prova a cronometro l’Italia ha a disposizione due posti, che devono essere assegnati a corridori che partecipano anche alla gara in linea o a quelle su pista. Questo regolamento non ha concesso spazio a specialisti come Edoardo Affini e il Campione d’Italia Matteo Sobrero.

Un posto è stato riservato chiaramente al Campione del Mondo di specialità Filippo Ganna, già qualificato per le gare su pista, e il secondo è andato ad Alberto Bettiol, scelto tra gli azzurri della gara in linea.

Tante stelle per la pista

Nel ciclismo su strada femminile l’Italia partirà con Elisa Longo Borghini come leader e candidata al podio. La piemontese vinse la medaglia di bronzo a Rio 2016 e anche stavolta sarà tra le favorite. Al suo fianco ci sarà Soraya Paladin, mentre per gli altri due posti a disposizione restano in lizza Marta Cavalli, Marta Bastianelli e Tatiana Guderzo. La scelta definitiva sarà fatta nei prossimi giorni, anche a seconda delle condizioni fisiche di Marta Cavalli.

Elisa Longo Borghini sarà in corsa anche nella cronometro.

Il settore del ciclismo su pista arriva a Tokyo con una vera parata di stelle. Da decenni l’Italia non vantava tante possibilità di medaglia come in questa edizione. Gli azzurri saranno impegnati in sei gare, inseguimento a squadre, omnium e madison, sia maschili che femminili, con chance di essere in lotta per il podio in tutte e sei.

La squadra maschile schiererà Elia Viviani, Filippo Ganna, Simone Consonni, Francesco Lamon e Jonathan Milan, con Michele Scartezzini e Liam Bertazzo riserve.

Tra le donne sono state convocate Martina Alzini, Elisa Balsamo, Rachele Barbieri, Vittoria Guazzini, Martina Fidanza e Letizia Paternoster.

Per la mountain bike sono stati convocati Gerhard Kerschbaumer, Luca Braidot e Nadir Colledani, con Eva Lechner nostra unica rappresentante nel settore femminile.

Per la BMX l’unico posto disponibile è di Giacomo Fantoni.

Per le Paralimpiadi sono stati convocati Pierpaolo Addesi, Fabio Anobile, Paolo Cecchetto, Luca Mazzone, Diego Colombari, Fabrizio Cornegliani, Giorgio Farroni, Federico Mestroni (wild card), Michele Pittacolo, Andrea Tarlao, Katia Aere, Eleonora Mele, Francesca Porcellato, Ana Maria Vitelaru.