Sta iniziando da Altea, in Spagna, la seconda avventura di Vincenzo Nibali nel team Astana. Dopo cinque anni divisi tra Team Bahrain e Trek Segafredo, il campione messinese è tornato nella squadra in cui ha raccolto molti dei suoi risultati più importanti. Ad un mese e mezzo dalla ripresa dell'attività agonistica, Nibali e compagni stanno gettando le basi per dare l’assalto alla prossima stagione di Ciclismo. Nel ritiro spagnolo i corridori e i tecnici della squadra kazaka sono impegnati nelle sessioni di allenamento e nella stesura dei programmi agonistici.
Ciclismo, il debutto di Nibali alla Vuelta Valenciana
La Astana ha già definito una prima bozza per i grandi giri e le relative leadership. Al Giro d’Italia sarà Miguel Angel Lopez a guidare il team kazako, mentre per il Tour de France è stato designato come capitano Alexey Lutsenko, già settimo nella scorsa edizione. Infine, alla Vuelta Espana toccherà a David De la Cruz assumere il comando della squadra.
Vincenzo Nibali non ha invece ancora deciso quale sarà il suo programma di corse, al di là del debutto, previsto alla Vuelta Valenciana del prossimo 2 febbraio. Dal ritiro di Altea, il due volte vincitore del Giro d’Italia ha spiegato di volersi prendere ancora del tempo per decidere e che si sta avvicinando a questa nuova stagione con un approccio diverso rispetto al passato.
“Il fatto che non abbiamo deciso il programma è anche perché non voglio vivere questa stagione con la responsabilità di dover dire in anticipo quale sia il mio obiettivo principale, con la pressione mentale di andare a quella corsa per cercare di fare il risultato” ha risposto Nibali alle domande sul suo calendario di gare.
‘Non so che risultato potrei fare in un grande giro’
I dubbi di Vincenzo Nibali su quale grande giro scegliere sembrano avere anche una motivazione molto pratica. Con l’ascesa della nuova generazione di campioni, guidata da Tadej Pogaĉar, il corridore della Astana non sa quale potrebbe essere il suo ruolo e il suo grado di competitività in un Giro d’Italia o in un Tour de France pianificato con ambizioni di classifica generale.
“La competizione è arrivata a livelli davvero incredibili negli ultimi due anni. È molto più difficile, ma la determinazione non mi manca. Sono partito con il piede giusto e ora vedremo quali sono gli obiettivi giusti da scegliere tra classiche e grandi giri” ha commentato Nibali, aggiungendo che “gli avversari sono molto forti e hanno dimostrato di avere una grande classe, soprattutto Pogaĉar, quindi non saprei dire quale sarebbe il risultato finale in un grande giro”.
Il campione della Astana ha smorzato anche le voci di un possibile debutto alla Parigi Roubaix e quelle relative al progetto di correre tutte e cinque le classiche monumento. “Si è parlato della Roubaix, ma non è ancora certo. È più probabile correre la Liegi che la Roubaix” ha dichiarato Nibali.