Il sogno di Domenico Pozzovivo di concludere il Giro d’Italia tra i primi cinque della classifica generale, nonostante i 39 anni e l’infinita serie di infortuni patita nella sua carriera, si è infranto nella tappa che ieri, 24 maggio, ha portato il gruppo all’Aprica. Lo scalatore lucano è caduto all’inizio della discesa dal Mortirolo ed ha pagato le conseguenze dell’incidente anche nella frazione odierna di Lavarone, in cui è arrivato in grave ritardo precipitando al decimo posto della classifica generale.

Domenico Pozzovivo: ‘Sono finito nel fosso’

L’incidente che ha dato una svolta negativa al Giro d’Italia di Domenico Pozzovivo è avvenuto subito dopo aver scollinato il Mortirolo. Il corridore della Intermarché Wanty Gobert era rimasto nel gruppo degli uomini di alta classifica, ma in uno dei primi tornanti della picchiata verso Mazzo in Valtellina è finito a terra. Il 39enne lucano è riuscito a ripartire e dopo un lungo inseguimento è tornato in gruppo, ma le conseguenze della caduta si sono fatte sentire sia nel prosieguo della tappa che nella giornata odierna. Pozzovivo ha poi spiegato che l’incidente non è avvenuto per un suo errore nell’impostazione della curva, ma per un inconveniente tecnico sulla sua bicicletta.

“Non ci voleva davvero quell’incidente. Sono stato sfortunato, ho avuto un problema con i freni” ha raccontato il corridore della Intermarché, spiegando poi nel dettaglio cosa gli è successo: “Ho sentito la mancanza di pressione idraulica ai freni e sono finito nel fosso”.

‘La mia carriera è così’

Lo scalatore lucano è riuscito a rientrare in gruppo, ma ha poi pagato lo sforzo per l'inseguimento nell’ultima parte della tappa, arrivando con un ritardo di quasi tre minuti dalla maglia rosa Richard Carapaz.

Oggi la situazione di Pozzovivo è ancora peggiorata. Il corridore della Intermarché si è staccato sulla salita del Passo del Vetriolo ed ha concluso la tappa con più di otto minuti di ritardo rispetto ai big della classifica generale. Pozzovivo è così sprofondato al decimo posto, a 12’30’’ dalla maglia rosa.

Il corridore lucano ha preso con un certo fatalismo questo ennesimo colpo di sfortuna della sua lunga carriera, costellata da una serie infinita di incidenti e cadute, sia in corsa che in allenamento.

“La mia carriera è un po’ così” ha dichiarato l'esperto scalatore lucano. “Non voglio proprio contarle una per una perché potrebbe esserci qualche costola in più, ma mi sono rotto circa venti ossa e ho subito sedici operazioni” ha ricordato Pozzovivo, che nonostante questo infortunio ha intenzione di lottare fino alla fine di questo Giro d’Italia.