La Parigi-Roubaix è la classica più affascinante, anacronistica e un po' folle del ciclismo, e nel racconto di ogni edizione si trovano storie ed episodi particolari. Anche quest'anno, nelle retrovie della corsa, molti dettagli sono sfuggiti alle telecamere della tv, per poi emergere nelle testimonianze dei corridori. Alexander Kristoff ha vissuto una Roubaix sfortunata e avventurosa, segnata da una caduta e da un ritiro. Il campione norvegese, che è alla sua ultima stagione nel ciclismo professionistico, ha provato a riprendere la corsa dopo essere stato coinvolto in uno dei tanti incidenti avvenuti sul pavé, ma ha sbagliato direzione di marcia e ha pedalato una parte del percorso in senso contrario.
Ciclismo, l'ultima Roubaix di Kristoff
Alexander Kristoff ha annunciato qualche settimana fa di voler chiudere la sua lunga e fortunata carriera nel ciclismo pro al termine di questa stagione 2025. La Parigi-Roubaix è stata la sua ultima classica monumento, ma il norvegese non si è potuto godere molto questa giornata. Coinvolto in una caduta, Kristoff ha battuto la testa e si è procurato una leggera commozione cerebrale. "Mi sono rialzato e sono ripartito in direzione contraria a quella della corsa. Mi sentivo un po' confuso, non sapevo dove andare. Dopo un pezzo di strada ho incontrato altri corridori che mi venivano incontro. Allora ho pensato: forse devo tornare indietro!", ha raccontato Kristoff.
Il campione della Uno X ha provato ancora a riprendere la sua Roubaix, ma ha poi saggiamente deciso di fermarsi. "Al primo rifornimento mi sono ritirato. Avevo picchiato anche il ginocchio e non sentivo più tutta la forza nella gamba. Ero anche molto attardato ormai", ha raccontato Kristoff.
Questo episodio sembra aver convinto ancora più fermamente Alexander Kristoff della sua volontà di ritirarsi. "Probabilmente è stata la mia ultima classica monumento e quindi anche la mia ultima Roubaix. È un peccato finire la gara con un ritiro. Continuerò per un altro anno? Non ho proprio voglia di correre di nuovo qui", ha dichiarato Kristoff.
L'incidente a Dillier
Un altro episodio emblematico della Roubaix ha avuto come vittima Silvan Dillier, compagno di squadra di Mathieu Van der Poel e secondo nell'edizione del 2018 dietro a Peter Sagan.
In un tratto di pavé, l'ammiraglia della Visma si è fermata per assistere Edoardo Affini. Risalendo in macchina, il meccanico della squadra giallonera con la bici in mano, non si è accorto dell’arrivo di Dillier. Tra i due c'è stato un contatto che ha fatto cadere pesantemente il corridore svizzero.
Coéquipier de Mathieu van der Poel, Silvan Dillier a été percuté hier sur #ParisRoubaix par un mécanicien de la Visma-Lease a Bike. Ce dernier s'est excusé pour l'incident. Le Suisse a lui été touché à la main mais n'a pas eu de fracture.📹via HLN pic.twitter.com/pJnsPotiTd
— Le Gruppetto (@LeGruppetto) April 14, 2025
Dillier si è dovuto ritirare e ha subito una frattura alla mano, mentre il meccanico è uscito illeso.
"È davvero un peccato che ciò sia accaduto durante questa frenetica Parigi-Roubaix", ha poi commentato la Visma-Lease a Bike. "Come sapete, la sicurezza nel gruppo è sempre una priorità per noi. Ci siamo scusati direttamente con l'Alpecin-Deceuninck e speriamo che Silvan Dillier si riprenda al più presto".