Dopo la cronosquadre, che ieri ha aperto la corsa con la vittoria della Jumbo Visma e la maglia rossa di Robert Gesink, sono stati i velocisti a prendersi il palcoscenico nella seconda tappa della Vuelta Espana, ancora in Olanda.

La giornata non ha offerto particolari spunti, passando come una tranquilla frazione da volata di gruppo. Anche il temuto vento, spesso un fattore determinante in questo territorio, non si è fatto sentire in maniera sostenuta e non ha inciso sull'andamento della tappa. La corsa si è così conclusa con una combattuta volata, che ha visto Sam Bennett battere Mads Pedersen e Tim Merlier, che non è riuscito a concretizzare il lavoro dei compagni, rimasti in testa al gruppo per gran parte della tappa.

Vuelta Espana, cinque in fuga

La tre giorni in Olanda che segna il via di questa Vuelta Espana ha lasciato spazio agli sprinter, chiamati in causa sia oggi per la seconda tappa di Utrecht, che domani per la terza, con partenza ed arrivo a Breda. Il percorso, da Hertogenbosch e Utrecht, non presentava particolari difficoltà, nè altimetriche né planimetriche, ed anche le condizioni meteo sono state favorevoli, con il sole e poco vento.

La corsa, salutata da un vero bagno di folla, è partita con un tentativo di fuga di cinque corridori: Thibaut Guernalec, Pau Miquel, Julius Van den Berg, Mikel Azparren e Jetse Bol.

Il gruppo ha concesso circa quattro minuti di vantaggio agli attaccanti, ma la Alpecin di Tim Merlier ha preso quasi subito la situazione in mano, riportando in breve il distacco a poche decine di secondi. La squadra olandese è rimasta al comando quasi ininterrottamente ed ha deciso di annullare la fuga presto, già a più di cinquanta chilometri dall'arrivo.

Della situazione di calma che è seguita al ricongiungimento ha approfittato Luis Angel Matè. L'esperto spagnolo è andato all'attacco tutto solo, ma dopo qualche chilometro la sua azione è stata inevitabilmente annullata.

Teunissen in maglia rossa

L'ultima parte di tappa è stata velocissima, con la Ineos che si è portata al comando per proteggere Richard Carapaz, uno dei principali favoriti per la vittoria finale.

Lo sprint è stato incerto e convulso, senza una squadra capace di mettere in fila il gruppo e guidare il proprio velocista. Dopo il lungo lavoro fatto in precedenza, la Alpecin ha lasciato un po' solo Tim Merlier, che ha speso energie preziose per farsi largo e non è più stato particolarmente incisivo nel finale. La Bora è invece uscita all'ultimo momento con Danny Van Poppel a pilotare Sam Bennett ed il velocista irlandese ha approfittato di quest'ottimo tempismo e di una condizione finalmente eccellente dopo una stagione avara di soddisfazioni.

Bennett è così andato a vincere davanti a Mads Pedersen, mentre Merlier è riuscito solo ad accodarsi al vincitore per segnare il terzo posto, con Teunissen e Ackermann a seguire.

Robert Gesink è arrivato con qualche secondo di ritardo e questo ha portato ad un cambio di leader della classifica generale, tutto interno alla Jumbo Visma. La maglia rossa è passata a Mike Teunissen, che domani ripartirà con i simboli del primato per la terza ed ultima tappa olandese di questa Vuelta Espana, sempre disegnata per gli sprinter.