Si riaprono i giochi alla Vuelta Espana. Remco Evenepoel, apparso fin qui nettamente superiore agli avversari e inattaccabile, ha mostrato i primi segni di cedimento sulla Sierra de la Pandera, difficile arrivo in salita della 14° tappa. Primoz Roglic ha trovato coraggio e condizione per andare all'attacco e mettere in difficoltà il belga, che è rimasto staccato anche da Mas, Lopez, Carlos Rodriguez e Almeida, ma ha evitato un'imbarcata.
Alla fine Roglic ha guadagnato 52'' sulla maglia rossa, riaprendo la sua corsa alla quarta vittoria consecutiva alla vigilia della frazione più dura, quella di domani a Sierra Nevada. La tappa è andata invece a Richard Carapaz, al secondo successo in questa Vuelta, ancora grazie ad una fuga da lontano.
Vuelta, anche Nibali prova la fuga
La 14° tappa della Vuelta Espana ha proposto uno dei tipici arrivi della corsa iberica, la Sierra de la Pandera, un'ascesa a rampe con pendenze fin oltre il 15%. L'avvio è stato intenso, con diversi tentativi di fuga in cui si è inserito anche Vincenzo Nibali. Il campione della Astana non ha però avuto la fortuna di indovinare l'azione giusta.
Dopo alcuni scatti andati a vuoto sono riusciti ad evadere dieci corridori: Alexey Lutsenko, Kenny Elissonde, Luis Leon Sanchez, Mads Pedersen, Richard Carapaz, Bruno Armirail, Filippo Conca, Clement Champussin, Marco Brenner e Raul Garcia Pierna.
Il gruppo, guidato dalla Quickstep di Remco Evenepoel, ha gestito un distacco sui 3 - 4 minuti. La corsa si è assestata in attesa della salita finale a Sierra de la Pandera, otto chilometri di scalata impegnativa.
Luis Leon Sanchez e Richard Carapaz hanno iniziato la salita al comando dopo essere partiti all'attacco sulla salita precedente, il Puerto de los Villares. I due hanno però un po' tergiversato, permettendo il rientro di Champussin e Conca, e anche la rimonta del gruppo, spinto dai Jumbo Visma.
Per la prima volta in questa Vuelta Espana, Primoz Roglic e compagni hanno preso in mano la situazione con decisione, preparando l'attacco del campione sloveno, arrivato a 4 km dalla vetta, in uno dei tratti più ripidi.
Evenepoel ancora in maglia rossa
Il finale della scalata è stato un susseguirsi di emozioni: Evenepoel non è riuscito a reagire a Roglic, ed ha passato il primo momento di crisi della sua Vuelta. La situazione ha dato coraggio anche a Miguel Angel Lopez e Enric Mas, che hanno raggiunto Roglic, rimasto però il vero fautore dell'affondo alla maglia rossa.
In testa Carapaz ha staccato i compagni d'avventura mettendo in mostra la sua classe di scalatore puro. Il Campione olimpico ha respinto la rincorsa di Roglic, andando a vincere così la sua seconda tappa.
Lopez ha concluso 2° a 8'', seguito da Roglic, mentre Mas ha sofferto nel finale ed è stato scattato anche da Almeida, protagonista della solita scalata in progressione. Carlos Rodriguez ha chiuso a 36'', mentre Remco Evenepoel ha reagito nell'ultima parte della salita ed ha limitato il distacco a 56'', arrivando insieme ad Ayuso, appesantito da una foratura.
La nuova classifica vede Evenepoel ancora al comando, con Roglic che si riavvicina a 1'49'' e Mas a 2'43''. Domani la maglia rossa sarà chiamato alla prova del nove nella tappa di Sierra Nevada, dove alle difficoltà altimetriche si aggiungerà l'incognita dell'altura.