A Peñas Blancas rialza la testa Richard Carapaz. Il Campione Olimpico, fin qui molto deludente in questa Vuelta Espana, ha trovato una giornata di gloria nella dodicesima tappa della corsa, quella con l'arrivo in salita a Peñas Blancas. Lo scalatore della Ineos si è inserito in una fuga composta da ben 32 corridori, e sula salita finale ha piazzato il suo scatto vincente ad un paio di chilometri dall'arrivo, piegando Wilco Kelderman. Remco Evenepoel ha dovuto fare i conti con una scivolata, che gli ha lasciato qualche abrasione, ma non ha influito sul suo rendimento.

Sull'ultima salita Enric Mas e Carlos Rodriguez hanno provato ad attaccarlo, ma il belga in rosso si è dimostrato ancora una volta il più forte, consolidando la posizione di leader della corsa.

Vuelta, 32 in fuga

La dodicesima tappa della Vuelta Espana ha portato il gruppo all'arrivo in salita di Peñas Blancas, ascesa di quasi venti chilometri con pendenze per lo più sul 6%. Le fasi iniziali sono state molto combattute, con diversi scatti da cui è scaturita una fuga foltissima e di grande qualità.

A comporla sono stati ben 32 corridori, tra cui Samuele Battistella, Marc Soler, Jan Polanc, Matteo Fabbro, Wilco Kelderman, Jai Vine, Richard Carapaz, Edoardo Zambanini e Elie Gesbert.

Il gruppo degli uomini di classifica ha permesso ai fuggitivi di guadagnare più di dieci minuti, una situazione che ha riportato Kelderman nella top ten della generale virtuale.

La Quickstep di Remco Evenepoel ha guidato il plotone badando a gestire le proprie forze, visto anche il ritiro di Alaphilippe di ieri, e il vantaggio dei battistrada si è così consolidato. L'unico brivido per la maglia rossa è stato una scivolata piuttosto banale in cui si è procurato qualche abrasione, ma che non ha influito sul prosieguo della corsa.

Prima vittoria alla Vuelta per Carapaz

La corsa è rimasta stabile fino all'inizio della salita finale, dove il gruppo dei battistrada si è subito selezionato. La Bora ha sacrificato Matteo Fabbro in funzione di Wilco Kelderman, capitano di giornata, finchè a cinque chilometri dalla vetta Elie Gesbert ha rotto l'equilibrio con un paio di scatti. Davanti sono rimasti con il francese anche Kelderman, Carapaz e Polanc.

A risolvere la corsa è stato uno scatto violento portato da Richard Carapaz ad un paio di chilometri dall'arrivo. Kelderman ha provato ad inseguirlo, ma le maggiori doti di scalatore di esplosività del Campione Olimpico hanno fatto la differenza. Carapaz è così andato a vincere la tappa, con Kelderman che si è dovuto accontentare del secondo posto e del ritorno nella top ten della classifica.

Nel gruppo la Jumbo Visma ha provato ad alzare il ritmo con Rohan Dennis e Chris Harper, ma l'azione dei compagni di Roglic non è parsa molto decisa e non ha avuto seguito.

La situazione è rimasta stabile, su una salita per lunghi tratti molto pedalabile e ben gestita dalla Quickstep con Van Wilder e Vervaeke. Nel finale la Movistar ha provato a smuovere la corsa preparando un attacco di Enric Mas, che è stato prontamente stoppato da Evenepoel. Anche Carlos Rodriguez ha tentato un allungo, ma Evenepoel ha poi preso il comando delle operazioni guidando il gruppetto fino al traguardo, dove ha imposto una potente progressione che ha messo tutti in fila. Lo stesso Rodriguez ha perso una decina di secondi in questo finale, mentre Hindley si è dimostrato anche oggi molto lontano dalla forma del Giro ed ha perso più di un minuto.

La nuova classifica della Vuelta Espana vede Evenepoel sempre più saldo nella sua maglia rossa, con Roglic a 2'41'' e Mas a 3'03'', mentre la fuga ha permesso a Kelderman di risalire al sesto posto e a Polanc all'ottavo.