Inizia col botto la stagione di Tadej Pogačar. Il fuoriclasse sloveno ha aperto il suo 2023 schierandosi al via della Clásica Jaén Paraíso Interior, corsa spagnola alla sua seconda edizione, caratterizzata da una cinquantina di chilometri di sterrato. Pogačar ha subito regalato una corsa all’insegna dello spettacolo, il suo marchio di fabbrica. Il due volte vincitore del Tour de France ha sbaragliato gli avversari per inscenare una fuga solitaria partita a più di quaranta chilometri dall’arrivo, quando ha staccato tutti su un tratto di sterrato per aumentare sempre di più il suo vantaggio.
⚡️ 𝐄 𝐏 𝐈 𝐂!
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Ciclismo, a Jaén la risposta spagnola alle Strade Bianche
Appena alla sua seconda edizione, la Clásica Jaén Paraíso Interior si è presentata agli appassionati di ciclismo con un motivo d’interesse speciale, il debutto stagionale di Tadej Pogačar. Il campione sloveno ha cambiato il suo programma, che inizialmente prevedeva la prima uscita allo UAE Tour, decidendo di iniziare in Spagna con questa corsa e la Vuelta Andalucia, che scatterà mercoledì 15 febbraio.
La Clásica Jaén Paraíso Interior ha proposto un percorso caratterizzato dagli sterrati, cercando di imitare il grande successo ottenuto negli ultimi anni dalla Strade Bianche.
I corridori hanno trovato ad accoglierli una bella giornata di sole, dopo la tanta pioggia e il freddo delle corse spagnole delle ultime due settimane. La corsa è iniziata con una fuga di Sergio Samitier (Movistar), Xabier Mikel Azparren (Euskaltel), Andrés Camilo Ardila (Burgos-BH), Louis Barré (Arkéa), Mathijs Paasschens (Lotto Dstny).
Più avanti, con il passare dei settori di sterrato e degli strappi, Samitier e Azparren sono rimasti da soli al comando, ma la UAE ha preso con sempre maggior insistenza il comando del gruppo.
Quaranta chilometri di assolo di Tadej Pogačar
In un tratto di sterrato in salita a poco più di quaranta chilometri dall’arrivo, il forcing della UAE ha sbriciolato il gruppo.
Marc Hirschi, Tim Wellens e Tadej Pogačar hanno impresso una serie di accelerate potenti, finché il fuoriclasse sloveno ha attaccato frontalmente andandosene da solo. Pogačar non ha trovato grande opposizione, anche per il contesto di non straordinario livello degli avversari e ha guadagnato rapidamente terreno, andando a raggiungere Samitier, ormai unici dei fuggitivi ancora al comando.
👀 ¿Alguien lo dudada?
⚡️ Acelera @TamauPogi - @TeamEmiratesUAE en el grupo de favoritos.
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Lo spagnolo ha retto per qualche chilometro in scia al due volte vincitore del Tour, poi sul successivo tratto di sterrato è stato costretto ad arrendersi alla marcia trionfale di Pogačar, che è rimasto tutto solo.
Lo sloveno ha aumentato fin quasi a due minuti il suo vantaggio e ha poi potuto godersi in gestione l’ultima parte della corsa, in cui ha amministrato senza affanni anche una foratura.
Dietro di lui si è formato un gruppetto comprendente anche i compagni Wellens e Hirschi, oltre a Lorenzo Rota e Ben Turner, fresco vincitore della Vuelta a Murcia. Mentre Pogačar è andato a vincere in scioltezza, dietro si è accesa la lotta per la seconda piazza. Gli inseguitori sono stati raggiunti da un secondo gruppetto, ma nell’ultimo tratto di sterrato Ben Turner ha attaccato inseguito da Tim Wellens. Il britannico della Ineos ha confermato la buona impressione destata a Murcia, andando a conquistare il secondo posto davanti al belga, mentre Marc Hirschi ha anticipato tutti gli altri per la quarta piazza. Lorenzo Rota ha concluso al settimo posto. Da segnalare anche la buona prova di Walter Calzoni, undicesimo.