Dopo due giornate dai percorsi mossi, il Critérium del Delfinato ha concesso oggi un'occasione, probabilmente l'unica, agli sprinter puri. La terza tappa, da Monistrol-sur-Loire a Le Coteau ha proposto un percorso molto semplice, adatto ai velocisti più forti, Dylan Groenewegen e Sam Bennett. La corsa è stata tranquilla e molto lineare, ma caratterizzata anche da qualche episodio particolare, uno stop per una protesta di alcuni dimostranti e una maxi caduta avvenuta a cinquanta chilometri dall'arrivo. Nel finale la Bora si è ben organizzata per guidare Sam Bennett, che però non ha esploso una gran volata e ha deviato palesemente la sua traiettoria danneggiando Groenewegen.
Della situazione si è avvantaggiato Christophe Laporte, che è andato a vincere con buon margine consolidando la sua maglia gialla.
🏁 Un sprint massif et un doublé pour 🇫🇷@LAPORTEChristop ! 💛
⏪ Revivez le dernier kilomètre.
🏁 A bunch sprint and a 2nd win for 🇫🇷@LAPORTEChristop! 💛
⏪ Relive the last kilometre.#Dauphiné pic.twitter.com/mmzmpe5CXG
— Critérium du Dauphiné (@dauphine) June 6, 2023
Delfinato, tappa senza vere fughe
Per questa terza giornata di corsa, il Critérium del Delfinato ha proposto la tappa più facile di tutta la settimana. Dylan Groenewegen e Sam Bennett sono partiti come grandi favoriti, promettendo una spettacolare sfida tra due degli uomini più veloci del Ciclismo mondiale. Il copione della corsa è stato anche più scontato del previsto.
Nelle fasi iniziali sono partiti in fuga Lorenzo Milesi e Mathieu Burgaudeau. L'italiano si è poi fatto riprendere dopo pochi chilometri e anche l'azione del francese si è esaurita prima di arrivare a metà percorso.
La corsa ha vissuto in questa fase anche un episodio particolare. Alcuni dimostranti hanno cercato di bloccare la corsa inscenando una protesta.
La tappa è stata brevemente neutralizzata, poi la situazione si è tranquillizzata e il punto critico è stato superato senza problemi.
Ciclismo: tante cadute, Zeits si ritira
La corsa ha così ripreso il suo normale svolgimento, ma nessun corridore ha preso l'iniziativa per proporre nuove fughe. Il gruppo è andato avanti tranquillamente rimanendo compatto, ma questa situazione di calma non ha evitato una maxi caduta avvenuta a una cinquantina di km dall'arrivo.
A terra sono finiti tra gli altri anche Alaphilippe e Jorgenson, anche se l'unico a riportare conseguenze più serie è stato Zeits, costretto al ritiro.
Un Gpm di quarta categoria nel finale non ha cambiato la situazione e il gruppo è andato velocemente verso lo sprint generale. Purtroppo anche gli ultimi chilometri sono stati segnati da alcune cadute, con Shaw e Craddock tra i corridori coinvolti. Dopo una fase molto convulsa, la Bora è emersa con buon tempismo per guidare Sam Bennett. Van Poppel ha lanciato lo sprinter irlandese, che però non ha esploso una delle sue volate migliori. Bennett ha deviato la traiettoria verso destra per chiudere la strada al sorpasso di Groenewegen, che si è lamentato per questa manovra, mentre a centro strada ha trovato campo libero Christophe Laporte.
Il francese ha confermato il suo stato di grazia andando a vincere nuovamente davanti a Bennett, Groenewegen e Trentin.
In classifica generale Laporte consolida la sua maglia gialla in attesa della cronometro di domani che aprirà davvero i giochi per il successo finale di questo Critérium del Delfinato.