L'annuncio del programma di corse di Tadej Pogacar per la prossima stagione ha suscitato molte e variegate reazioni e analisi nel mondo del ciclismo. Il fuoriclasse sloveno ha deciso di tentare la storica accoppiata tra Giro d'Italia e Tour de France, sacrificando le classiche primaverili sul pavè, ma componendo comunque un calendario molto denso di impegni importanti. Secondo l'opinionista olandese Thijs Zonneveld, questa scelta coraggiosa e all'insegna dello spettacolo si rivelerà controproducente al Tour de France. "Il duello al Tour è rovinato, è un'utopia che con tutte quelle corse possa battere Vingegaard", ha commentato Zonneveld, rivelando che nella scorsa edizione "Pogacar si lamentava del caldo e della bici".

Di tutt'altro parere si è mostrato invece Vincenzo Nibali, che guida il gruppo di coloro che hanno apprezzato senza se e senza ma la scelta di Pogacar.

Zonneveld: 'Un'utopia che possa battere Vingegaard'

La stagione 2024 di Tadej Pogacar inizierà con una primavera un po' più leggera rispetto al passato, senza il Fiandre e le altre classiche fiamminghe, ma comunque con gli assalti a Strade Bianche, Sanremo e Liegi. Il fuoriclasse sloveno debutterà quindi al Giro d'Italia, la prima metà di un'avventura da leggenda del Ciclismo che lo porterà poi a cercare il successo anche al Tour de France. La doppietta tra i due grandi giri manca da ben 26 anni, dalla magica stagione 1998 di Marco Pantani. Dopo il Tour, Pogacar ha inserito tra i suoi obiettivi anche le Olimpiadi di Parigi, i Mondiali di Zurigo e infine il Lombardia, dove andrà a caccia della quarta vittoria di fila, risultato segnato solo da Fausto Coppi.

Secondo l'opinionista olandese Thijs Zonneveld, Pogacar non riuscirà a concretizzare il suo sogno di vincere Giro e Tour. Zonneveld ha sottolineato come il campione sloveno voglia spaziare su tante corse diverse, e che questo lo rende da una parte molto spettacolare e dall'altra piuttosto vulnerabile quanto incontra un corridore di altissimo livello che si specializza su un'unica gara.

"Lui vuole correre quasi tutto. La risposta alla superiorità di Vingegaard e della Jumbo non è stata di tagliare, ma di aggiungere un grande giro. Dovrebbe fare più allenamenti in altura, avere più attenzione per l'alimentazione e l'aerodinamica, ma lui vuole correre, vuole giocare e aggiungere nuove corse al suo palmares" ha commentato Zonneveld, rivelando che già nello scorso luglio Pogacar aveva mostrato una certa insofferenza verso il Tour de France.

"Nelle ultime tappe si lamentava con gli altri corridori, aveva troppo caldo, la bici era rotta, la squadra non lo capiva e lui non voleva prepararsi come un monaco tutto l'anno per quella gara contro Vingegaard", ha dichiarato Zonneveld, spiegando che il campione sloveno è uno di quei corridori che preferiscono vincere tante corse per una volta piuttosto che la stessa corsa, seppure la più importante, per sei volte di fila.

Zonneveld ritiene che, con le fatiche del Giro nelle gambe, al Tour Pogacar non sarà in grado di sfidare davvero Vingegaard: "Con così tante corse in programma è un'utopia che possa battere un Vingegaard molto in forma. Peccato, duello rovinato".

Nibali: 'Cambiare obiettivi fa bene'

Molti commentatori ed ex campioni hanno però applaudito senza se e senza ma la coraggiosa scelta di Tadej Pogacar di correre sia il Giro d'Italia che il Tour de France. Dalle pagine della Gazzetta dello Sport, Vincenzo Nibali si è detto convinto che per il campione sloveno sia il momento giusto per tentare questa storica impresa, anche grazie ad un percorso molto favorevole nella corsa rosa. "L'inizio del Giro d'Italia non è così facile, può accumulare presto un buon vantaggio. Le crono non sono un problema e con una squadra forte potrebbe gestire l'ultima parte", ha analizzato il due volte vincitore del Giro.

Al di là dell'aspetto puramente tecnico, Nibali ha sottolineato come questa voglia di mettersi alla prova con imprese nuove sia particolarmente importante.

"Non sono sorpreso, ha corso il Tour quattro volte, l'ha vinto due. E' una decisione corretta e logica, cambiare obiettivi fa bene. Aggiungendo il Giro al suo palmares lo porterebbe ad un passo dall'aver vinto tutti i grandi giri. Gli mancherebbe solo la Vuelta, un campione come lui deve provarci", ha dichiarato Nibali.