I giorni di avvicinamento alla Parigi - Roubaix, che si correrà domenica 7 aprile, sono stati segnati dalle polemiche per l'inserimento di una chicane appena prima dell'ingresso al tratto di pavé più iconico e pericoloso, la Foresta di Arenberg. La scelta, fatta in accordo tra organizzazione e associazione dei corridori, ha l'obiettivo di rallentare i corridori ed ha suscitato molti pareri discordanti nel mondo del ciclismo. Alcuni la ritengono un passo avanti sulla sicurezza, tema sempre caldo anche dopo il grave incidente avvenuto alla Volta Paesi Baschi.
Altri ritengono che questa variante improvvisata e stretta creerà ancora più pericoli. Mathieu Van der Poel, Campione del Mondo di Ciclismo e favorito numero uno della Roubaix, ha mostrato il suo scetticismo con un laconico tweet e poi ha parlato in maniera più approfondita della chicane durante la conferenza stampa che precede la corsa. VDP ha spiegato che il vero problema del ciclismo in fatto di sicurezza sono i corridori stessi, ma anche che "il pavè della Foresta di Arenberg non è adatto alle bici da corsa".
VDP: 'Con la chicane è più pericoloso'
Dopo la vittoria al Giro delle Fiandre di domenica scorsa, Mathieu Van der Poel è tornato in Spagna, dove vive da tempo, per allenarsi in vista della Parigi Roubaix.
Ieri il Campione del Mondo ha fatto ritorno in Belgio, dove ha parlato in una conferenza stampa particolarmente attesa. Il tweet - "Ma è uno scherzo?" - con cui aveva mostrato la sua perplessità per la scelta di inserire una chicane prima della Foresta di Arenberg ha destato grande eco nel mondo del ciclismo, e naturalmente non sono mancate le domande su questo tema.
VDP ha spiegato che l'ingresso alla Foresta è molto pericoloso, ma che questa non è la soluzione migliore per risolvere il problema e garantire più sicurezza.
"Prima di tutto, penso che sia positivo che stiano provando a cambiare qualcosa. Sostengo il fatto che vogliano fare un cambiamento. Ma, secondo me, la chicane non è la strada giusta.
Decidere la settimana prima potrebbe non essere la soluzione migliore. È uno dei passaggi più pericolosi della corsa, io non mi sento mai a mio agio lì nel gruppo. Quindi è positivo che ci pensino, ma cambiare solo per il gusto di cambiare non è la strada giusta" ha dichiarato Van der Poel, che avrebbe preferito far arrivare la corsa ad Arenberg da un'altra strada, entrando poi nel tratto di pavè con una curva ad angolo retto.
“Penso che la strada che arriva da destra offra delle opzioni. Dopo la mia risposta sui social, ho ricevuto un messaggio da Adam Hansen (il presidente della CPA, ndr). Mi ha detto che ci sono diverse opzioni per i prossimi anni e sembrano piuttosto buone. Ma la soluzione che hanno ora, secondo me, non farà altro che rendere la situazione ancora più pericolosa.
I primi corridori se la caveranno bene, ma se non sei tra i primi venti potresti perdere mezzo minuto. Quindi per me non è la soluzione giusta. Ma se la maggior parte dei corridori pensa che così sia meglio, sono d’accordo” ha dichiarato Van der Poel, a cui poi è stato chiesto se la Foresta di Arenberg sia il punto più pericoloso di tutta la Parigi - Roubaix.
"Per me sì, ad essere sincero credo che quel pavè non sia adatto al passaggio di una bici da corsa. Anche altri tratti a volte sono in cattive condizioni, ma fattibili. Pedalare ad Arenberg a 65 all'ora non ha niente a che fare con l'abilità, devi solo sperare che la tua bici resista" ha commentato VDP.
'Il problema sono i corridori'
Il Campione del Mondo di ciclismo ha parlato anche più in generale del tema della sicurezza, anche alla luce del grave incidente avvenuto alla Volta PAesi Baschi in cui si sono infortunati Evenepoel, Roglic, Vingegaard, Vine ed altri corridori.
"L'ho saputo mentre stavo andando all'aeroporto per tornare in Belgio. Penso che la cosa più pericolosa del ciclismo siano i corridori stessi. Ci assumiamo troppi rischi, tutti vogliono stare nelle prime posizioni e non è possibile. Questo è il problema più grande, si potrà migliorare, ma non sarà mai del tutto sicuro" ha commentato Mathieu Van der Poel.
Mathieu Van der Poel si presenterà al via della Parigi Roubaix di domenica 7 aprile con il numero uno di campione in carica e il ruolo di grande favorito. La sua primavera di classiche, però, non si esaurirà qui. Dopo la Roubaix, VDP continuerà con l'Amstel del 14 aprile e la Liegi del 21, appuntamenti con cui chiuderà la prima parte della sua stagione.