Il predominio disarmante di Tadej Pogacar al Giro d'Italia sta facendo discutere nel mondo del ciclismo. Il fuoriclasse sloveno ha già vinto cinque tappe in questa corsa rosa e in classifica generale ha accumulato un vantaggio abissale sugli altri corridori. La sua supremazia è stata così schiacciante che in molti si sono chiesti se non fosse il caso di lasciare un po' di spazio anche agli altri, mettendo a freno per qualche tappa la voglia di vincere. In un'intervista al Partidazo de Cope, il tecnico della UAE Emirates Joxean Matxin Fernandez, ha dichiarato che non capisce il motivo per il quale il suo campione dovrebbe regalare delle vittorie.

"Molti pensano che sia un tiranno, ma noi siamo pagati per vincere" ha commentato Matxin Fernandez.

'Non è un campione ma un leader'

Matxin Fernandez ha parlato a lungo del Tadej Pogacar privato, della perfetta sintonia che ha con l'ambiente della UAE Emirates e della sua capacità di fare gruppo. Il tecnico spagnolo ha descritto il suo campione come un ragazzo sempre positivo, educato, mai egocentrico. "Chiede le cose per favore e ringrazia sempre. Non è un campione, ma un leader. Ha sempre a cuore i compagni. Quando qualcuno vuole fare qualcosa di carino nei suoi confronti chiede loro di fare lo stesso per il resto della squadra" ha raccontato Matxin Fernandez.

Il tecnico della UAE Emirates ha respinto le critiche e le accuse di cannibalizzare la corsa con la sua voglia di vincere sempre e ovunque.

"La gente può pensare che sia un tiranno, un cannibale, che vuole vincere tutto, ma noi siamo pagati per vincere e regalare è una cosa che non capisco, Non credo che nessuno nel calcio regali le partite" ha dichiarato Matxin Fernandez, parlando dell'episodio avvenuto al termine della tappa di ieri, quando ha regalato occhiali e maglia a Giulio Pellizzari, per far capire che voler vincere sempre non significa essere una brutta persona.

"Pellizzari gli ha chiesto gli occhiali come regalo e Tadej gli ha regalato anche la maglia, cosa che non fa mai" ha raccontato Matxin Fernandez.

Il tecnico spagnolo ha poi raccontato che il piano strategico con cui la UAE ha iniziato il Giro d'Italia prevedeva una partenza a tutta per accumulare subito un vantaggio da poter poi gestire con una corsa più risparmiosa.

"Volevamo iniziare vincendo per poi controllare la corsa con la squadra in modo che lui spendesse meno energie possibile. Abbiamo iniziato con un occhio sul Tour, non vogliamo spendere tutto qui" ha spiegato Matxin Fernandez, spiegando infine che dopo il Giro d'Italia Pogacar passerà quasi tutto il mese di giugno ad allenarsi in quota ad Isola 2000.

Pogacar: 'La Movistar ha fatto il ritmo per vincere'

Con la vittoria ottenuta ieri a Santa Cristina Valgardena - Monte Pana, Tadej Pogacar ha raggiunto la quota di cinque successi in questo Giro d'Italia.

Lo stesso Pogacar, nella conferenza stampa di Santa Cristina Valgardena, ha raccontato che la sua intenzione in realtà non era quella di vincere la tappa, ma che l'andamento della corsa gli ha offerto questa occasione ulteriore.

"Non avevo pianificato la tappa per vincere, ma ho vinto comunque, bene così. Non c'era l'intenzione di correre a tutta, non ho bisogno di andare oltre i miei limiti e non volevo che la squadra si ammazzasse, anche in vista delle prossime tappe. A un certo punto, però, la Movistar ha fatto il ritmo per vincere" ha raccontato la maglia rosa. L'inseguimento della squadra spagnola ha permesso al gruppo di rientrare sui fuggitivi e nel finale Pogacar ha vinto con facilità la tappa.