Remco Evenepoel era tra i corridori più attesi del Tour de France che si è concluso ieri a Nizza, e al momento dei bilanci può dire di aver superato in modo molto convincente questo esame. Il campione belga era al debutto nella più grande corsa di ciclismo del mondo e tutti aspettavamo di capire una volta per tutte quale potesse essere il suo ruolo e il suo livello in questo contesto. Sulla reale competitività e solidità di Evenepoel come uomo da classifica generale nel Tour c'era qualche dubbio, visti i ritiri e le crisi patite a Giro e Vuelta negli anni scorsi.
L'ex campione del mondo ha però dato prova di grande maturità, riuscendo ad essere costante e continuo per tutte e tre le settimane di corsa. "Ho dato una bella risposta a scettici e critici" ha commentato Evenepoel appena sceso dal podio finale di Nizza.
Evenepoel: 'Nelle lacrime c'era tutta la pressione che ho in Belgio'
Pur senza impensierire Vingegaard e tanto meno Pogacar, Remco Evenepoel si è espresso ad un livello molto alto e costante in questo Tour de France, costruendo una solida classifica da podio. Il belga non ha mai avuto passaggi a vuoto, quello che molti temevano, ha vinto una tappa a cronometro, la maglia bianca di miglior giovane, ed ha concluso terzo nella classifica generale, lontano da Pogacar e Vingegaard, ma con un vantaggio abissale sugli altri corridori.
Nella serata di Nizza, tra una premiazione e l'altra, Evenepoel ha parlato con orgoglio di questo grande risultato, che lo proietta definitivamente tra i protagonisti delle corse a tappe. "Ne ho passate tante anche quest'anno. C'erano molte pressioni e dubbi dall'esterno, ma ho lavorato duramente per raggiungere questo livello.
Finire dopo i due più grandi corridori del mondo è bello e speciale, è la conferma del lavoro che ho svolto" ha commentato Evenepoel.
Il campione belga ha voluto replicare a chi ha messo in dubbio le sue possibilità in questo Tour, soprattutto dopo le opache prestazioni di giugno al Giro del Delfinato. "Ho dato una bella risposta agli scettici e ai critici.
Spero che tutti credano in me e che si smetta di dire che non posso competere nelle grandi corse a tappe" ha dichiarato Evenepoel, che dopo l'arrivo si è sciolto in un pianto.
"In quelle lacrime c'era tutta la pressione che ho nel mio paese. Le persone non sempre si rendono conto di quanto i commenti negativi possano pesare. Penso che sia da lì che sono venute le emozioni" ha commentato il campione belga, che ha fatto tante esperienze significative in questo suo primo Tour de France. "La lezione più importante è che devo fare la mia corsa se qualcuno è più forte. Anche nella crono di Nizza abbiamo visto che livello c'è stato. Pogacar è stato eccezionale" ha commentato Evenepoel.
Ora Olimpiadi e Mondiali
Dopo questa prima esperienza al Tour de France, Remco Evenepoel non si prenderà nessuna pausa, ma punterà dritto sulle Olimpiadi di Parigi. Il campione belga sarà al via con grandi ambizioni sia nella cronometro di sabato 27 luglio che nella corsa in linea di sabato 3 agosto. "Da lunedì e soprattutto da martedì il focus sarà completamente sulla cronometro olimpica. Sabato voglio vincere" ha promesso Evenepoel.
Per il prosieguo della stagione, l'altro punto essenziale per Evenepoel sarà il Mondiale di Zurigo. Il 22 settembre, il belga difenderà il titolo conquistato un anno fa nella cronometro, mentre il 29 settembre sarà considerato uno dei principali favoriti della corsa in linea, già conquistata nel 2022 a Wollongong.