Ormai sempre più vicino a concretizzare il suo appuntamento con la storia del ciclismo, la doppietta Giro d'Italia - Tour de France, Tadej Pogacar ha raccontato quanto sia stata importante l'evoluzione della sua squadra nella caccia a questo traguardo. Durante la conferenza stampa prevista nel secondo giorno di riposo del Tour, il campione sloveno ha ricordato che la UAE Emirates non era certamente tra le squadre più attrezzate ed organizzate quando lui ha debuttato nel Ciclismo professionistico, nel 2019. "Quando sono arrivato io, la squadra era abbastanza amatoriale" ha ricordato Pogacar, spiegando che da allora tutto è cambiato, dalle biciclette alla gestione dell'alimentazione.
Pogacar: 'Bizzarro vedere come la squadra è cambiata'
Nel giorno di riposo del Tour de France, Pogacar ha ricordato il suo arrivo alla UAE Emirates. In quel 2019, la squadra si stava trasformando dalla vecchia e piccola Lampre, ultimo baluardo del ciclismo italiano nel World Tour, alla faraonica UAE degli sceicchi. I primi passi del nuovo ciclo erano stati piuttosto incerti, con il flop di Fabio Aru, che sarebbe dovuto essere il punto di riferimento, e la difficoltà nel confronto con i team più grandi e strutturati.
Con i soldi degli sceicchi e l'esplosione di Pogacar già in quella stagione d'esordio, la UAE ha costruito una squadra sempre più organizzata e vincente, fino all'attuale corazzata con una rosa di profondità senza uguali nel ciclismo attuale.
"Non voglio parlare male della mia squadra, ma quando sono entrato nell'UAE Team Emirates sei anni fa, tutto era abbastanza amatoriale. È davvero bizzarro vedere come è cambiata la squadra in sei anni" ha dichiarato Pogacar in conferenza stampa.
Tadej Pogacar ha raccontato che questo percorso di crescita ha avuto dei momenti difficili.
"Un anno dopo il mio arrivo abbiamo assunto un nuovo nutrizionista. Mi sono serviti più o meno quattro anni prima di adattarmi completamente dal punto di vista mentale. Ci vuole molto per riuscire a mangiare in modo così coscienzioso" ha raccontato Pogacar.
Il fuoriclasse sloveno ha spiegato che la squadra ha fatto dei progressi enormi anche sul fronte dei materiali.
"Il nostro team si è evoluto enormemente. Siamo diventati molto professionali in breve tempo sull'alimentazione, i programmi di allenamento, i ritiri in quota. Questo è indispensabile con squadre come la Visma e la Soudal QuickStep. Le biciclette sono molto più veloci rispetto a cinque anni fa, è incredibile. Le gomme in particolare sono migliorate molto, ma anche il telaio, l'aerodinamica, tutto ora è semplicemente migliore e più veloce" ha dichiarato la maglia gialla del Tour de France.
Ad un passo dalla doppietta Giro - Tour
Tadej Pogacar è ormai vicinissimo a concretizzare la storica doppietta Giro - Tour, che non viene realizzata dal 1998 con Marco Pantani. Dopo aver dominato la corsa rosa, il campione sloveno comanda il Tour con 3'09'' su Vingegaard e 5'19'' su Evenepoel.
Alla conclusione mancano sei tappe. Le più difficili, in cui Vingegaard potrebbe tentare una disperata rimonta, sono le ultime tre. Venerdì è in programma l'arrivo in salita a Isola 2000 e sabato quello a Col de la Couillole. Domenica la corsa si conclude con la cronometro di Nizza, 33 chilometri con oltre 700 metri di dislivello e le salite di La Turbie e Col d'Eze.