Nessuna sorpresa, o quasi. James Allison, direttore tecnico della Mercedes, durante il podcast Beyond the Grid, ha affermato che non è rimpasto spiazzato dalla decisione di Lewis Hamilton di lasciare la scuderia tedesca dopo 11 anni di vittorie e record per andare in Ferrari a partire dal 2025. Tutto ciò perché, a quanto pare, il contratto tra il pilota britannico e il team di Brackley non prevedeva alcun ostacolo all'eventualità di un trasferimento del sette volte campione del mondo ad una squadra rivale come la Ferrari.

Allison ha spiegato che, più che altro, è rimasto sorpreso "dal modo e dal momento" con cui è stato annunciato il cambio di casacca di Hamilton.

Invece la notizia in sé del trasferimento in Ferrari non è stata, per l'ingegnere britannico, del tutto inaspettata, poiché: "La natura del contratto che gli avevamo offerto permetteva che ciò accadesse".

Allison sorpreso dal tempismo dell'annuncio di Hamilton in Ferrari

Proseguendo con le sue dichiarazioni, Allison ha aggiunto che, tenendo conto del contratto di Hamilton con la Mercedes, tutti nel team tedesco avrebbero dovuto mettere in preventivo l'eventualità di un trasferimento in un'altra scuderia al momento della scadenza del vincolo, com'è poi accaduto quando è giunta la comunicazione dell'accordo biennale firmato dal pilota inglese con la Ferrari a partire dalla stagione 2025 di Formula 1.

Più che altro, ancora una volta l'ex direttore tecnico della Ferrari ha rimarcato come, a lasciarlo un attimo perplesso, sia stato il "tempismo" con cui si è verificato l'ingaggio di Hamilton da parte del "cavallino rampante". In generale, però, ha rimarcato come la notizia in sé non fosse del tutto "imprevedibile".

Hamilton vorrebbe Peter Bonnington con sé in Ferrari

Messo ormai nero su bianco il contratto biennale tra Lewis Hamilton e la Ferrari, cominciano ad emergere indiscrezioni su quelle che potrebbero essere le novità che il sette volte iridato potrebbe portare a Maranello soprattutto in merito al suo staff. Sembra, infatti, che il campione inglese sia stuzzicato dall'idea di avere ancora accanto a sé il suo storico ingegnere, ovvero Peter Bonnington, conosciuto nel Paddock anche come "Bono".

Il legame umano e professionale tra i due è forte e vincente, avendo lavorato insieme fin dagli esordi di Hamilton alla guida della Mercedes. Dunque, la coppia Hamilton-Bonnington ha vissuto gli anni d'oro dei titoli mondiali, quello della sconfitta del 2016 quando il campione britannico è stato battuto nella corsa all'iride dall'allora compagno di squadra Rosberg, passando poi per la disfatta di Abu Dhabi nel 2021, quando si è aperto il ciclo di vittorie mondiali di Max Verstappen.

Tuttavia, tra i "desiderata" di Hamilton e la realtà ci sarebbe qualche difficoltà legata (questa volta sì) al contratto che lega l'ingegnere 49enne alla Mercedes. La stampa inglese, infatti, ritiene che ci sia una clausola che in qualche modo impedisca a Bonnington di liberarsi dalle "frecce d'argento" per raggiungere Hamilton in rosso Ferrari.

La questione è stata affrontata da Ben Hunt (giornalista di Autosport.com) che, durante il podcast Inside The Piranha Club, ha menzionato una presunta clausola "anti-poaching" che blinderebbe la Mercedes da qualunque assalto della Ferrari a Bonnington. Ad ogni modo, Hunt ha comunque preferito rimanere sul vago, dicendo: "Ho chiesto alle persone vicine a Hamilton nell'ultima gara a Silverstone, e non lo sanno ancora".

Insomma, al di là del rapporto professionale e umano con "Bono", sembra altamente probabile che l'ingegnere di pista di Hamilton in Ferrari sarà Riccardo Adami, il quale attualmente affianca Carlos Sainz.