Le tattiche adottate all'11° tappa del Tour de France dalla UAE Team Emirates di Tadej Pogacar non hanno convinto Lance Armstrong, che nelle ultime ore al podcast The Move ha avanzato delle critiche in tal senso: “Non ha senso quello che hanno fatto”.

Secondo l’ex corridore americano, ci sarebbe in particolare stato un errore tattico decisivo, in quanto l’attacco da lontano di Pogacar sarebbe stato sbagliato e inutile, vista la possibilità di controllare la corsa con i compagni di squadra. Di fatti l’azione dello sloveno non è riuscita a sortire gli effetti sperati, dato che il principale rivale Jonas Vingegaard è riuscito a riprenderlo dopo una grande rimonta prevalendo poi in volata di pochi centimetri sul traguardo di Le Lioran.

Armstrong: 'Pogacar è il miglior ciclista, ma non capisco cosa facciano nelle riunioni di squadra'

Il giudizio di Lance Armstrong nei confronti dell’attuale maglia gialla del Tour de France 2024 è chiaro: “Tadej Pogacar è il miglior ciclista di questa generazione”. Secondo il texano, gli attacchi e le azioni da lontano portate avanti dallo sloveno sono in linea con il suo modo di correre. Quanto avvenuto nell’undicesima tappa però è incomprensibile per Armstrong: “Sembrava che fosse Pogacar con un ritardo di 1’15” in classifica da Vingegaard e non il contrario”. L’ex corridore americano ha poi criticato le tattiche della UAE Team Emirates: “Non capisco cosa facciano nelle riunioni di squadra”.

Avendo quattro corridori in classifica nella top 10, il team emiratino avrebbe tutte le possibilità secondo Armstrong di fare la differenza attraverso una tattica diversa. Armstrong conclude sottolineando l’importanza di quello che ha fatto Vingegaard, ritenendola un’azione potenzialmente decisiva: “È stata forse la più bella giornata della sua carriera al Tour”.

I sette Tour de France vinti da Lance Armstrong e la revoca per doping

Lance Armstrong è uno dei personaggi più controversi del Ciclismo, un corridore che durante la sua carriera è stato capace di vincere per sette volte consecutive il Tour de France dal 1999 al 2005, con un dominio senza precedenti. Risultati e trofei in bacheca che sono stati però annullati nel 2012, quando l’UCI e il CIO decisero di revocare tutti i successi ottenuti dal texano a partire dal primo agosto del 1998, in seguito alla squalifica a vita per doping imposta dall’USADA.

L'Agenzia anti-doping degli Stati Uniti dimostrò infatti l’utilizzo costante di sostanze dopanti da parte del texano e della sua squadra US Postal. Armstrong stesso ammise tutto nel 2013 durante una celebre intervista con Oprah Winfrey.