Dopo un Tour de France davvero avaro di soddisfazioni, il ciclismo italiano spera di trovare delle buone risposte dai suoi corridori nel terzo e ultimo grande giro della stagione, la Vuelta Espana. La corsa iberica scatta quest'anno da Lisbona, in Portogallo, prima di spostarsi in Spagna per la solita abbuffata di salite. Il via è fissato per sabato 17 agosto con una cronometro individuale, mentre già nel giorno di Ferragosto i corridori sfileranno nella consueta presentazione delle squadre. Tra i 176 partenti pronti a sfidarsi nelle tre settimane di corsa ci saranno anche 16 italiani, un gruppetto in cui spiccano alcuni dei migliori interpreti attuali del Ciclismo italiano.

Il più atteso è senz'altro Antonio Tiberi, che alla vigilia non ha fatto pretattica e ha dichiarato di puntare al podio finale.

Tiberi: 'Le condizioni cominciano ad essere buone'

Il ciclismo italiano si presenta al via della Vuelta Espana con delle buone ambizioni e tanti motivi di interesse. Rispetto al Tour, la presenza azzurra è molto più numerosa e varia, con diversi corridori che non saranno in gruppo solo per aiutare i rispettivi capitani ma saranno loro stessi i fari del team. È questo il caso di Antonio Tiberi, leader del Team Bahrain con l'obiettivo di puntare al podio della classifica generale.

Il giovane corridore laziale ha mostrato grande solidità al Giro d'Italia, chiuso al quinto posto, e ha deciso di doppiare l'impegno e correre anche la Vuelta Espana con l'obiettivo della classifica finale.

"E' la mia terza Vuelta, ma la prima da capitano" ha dichiarato Tiberi alla vigilia della partenza. "Dopo il Giro le ambizioni sono alte, ma è anche vero che è la prima volta che faccio due grandi corse a tappe nella stessa stagione" ha commentato Tiberi.

Nonostante le incognite per questo impegno mai affrontato in precedenza, Tiberi inizia la Vuelta convinto di poter puntare ad un grande risultato, motivato e in fiducia per le buone sensazioni avvertite alla Vuelta Burgos.

"Ho fatto un ritiro in altura, a Burgos ho ripreso il ritmo di corsa e ora sento che le condizioni cominciano ad essere buone. Sarà una Vuelta tra le più dure degli ultimi anni e spero di riuscire ad ottenere risultati simili o migliori di quelli raccolti al Giro d'Italia" ha commentato Antonio Tiberi.

Attenzione a Ciccone e Vergallito

Oltre a Tiberi, il ciclismo italiano ha molti altri corridori a cui chiedere un risultato in questa Vuelta Espana. Lo stesso Tiberi avrà al fianco uno dei veterani, Damiano Caruso, un uomo squadra di straordinario valore per un giovane talento come il laziale. Tra i più attesi c'è poi Giulio Ciccone, reduce da un Tour concluso all'11° posto. Altro uomo che in molti guarderanno con curiosità è Luca Vergallito, al debutto in una grande corsa a tappe. Il corridore lanciato dalla Zwift Academy ha ottenuti dei buoni risultati nei primi due anni nel ciclismo dei grandi ed ora ha l'occasione di misurarsi ad un livello ancora più alto.

Per le vittorie di tappa sono da seguire Filippo Zana e Alessandro De Marchi nella Jayco, Simone Petilli e Lorenzo Rota nella Intermarchè e Lorenzo Fortunato nella Astana.

Vedremo poi alcuni giovani promettenti, come Lorenzo Germani, Marco Frigo, Filippo Baroncini e Gianmarco Garofoli. Per Mattia Cattaneo, Giovanni Aleotti e Edoardo Affini il ruolo dovrebbe essere essenzialmente quello dei gregari dei rispettivi capitani, Landa, Roglic e Kuss.