Senza le stelle dei grandi giri del ciclismo attuale Pogacar, Vingegaard ed Evenepoel, la Vuelta Espana chiede anche ai protagonisti delle classiche dei numeri da fuoriclasse per impreziosire una corsa che inizia un po' in sordina. Tra i campioni più attesi al via da Lisbona, fissato sabato 17 agosto con una cronometro individuale, spicca il nome di Wout van Aert. Uscito almeno parzialmente rilanciato dalle Olimpiadi di Parigi 2024, in cui ha conquistato una medaglia di bronzo a cronometro, il belga cerca delle conferma importanti in questa Vuelta.

Van Aert andrà a caccia di vittorie di tappa, forse anche della classifica a punti, mentre non è apparso molto convinto delle sue possibilità di uscire bene dalla corsa per puntare al Mondiale di Zurigo. Parlando della corsa iridata di fine settembre, il campione della Visma ha negato anche di attendersi un favore da parte di Evenepoel per ripagare il ruolo ricoperto alle Olimpiadi.

Van Aert: 'Alla Vuelta per vincere'

Alla vigilia del via della Vuelta Espana, previsto per sabato 17 agosto, Wout van Aert ha tenuto una conferenza stampa per parlare dei suoi obiettivi per questa corsa e per il finale di stagione. Il belga ha spiegato che spera di vincere subito una delle prime tappe, e magari di vestire la maglia rossa.

"Sono qui per vincere. Già la cronometro d'apertura è un'occasione, voglio arrivare più vicino possibile per avere l'opportunità di prendere la maglia rossa nelle giornate successive. È molto veloce come percorso, potrei montare la doppia ruota lenticolare come a Parigi" ha dichiarato il campione belga.

Secondo van Aert, il favorito numero uno della cronometro con cui parte la Vuelta Espana sarà Joshua Tarling.

"Il percorso è per lui" ha commentato il belga, che però ha confermato di essere molto più motivato e convinto dopo la medaglia vinta a Parigi.

Alla Vuelta, van Aert avrà molte possibilità. Il percorso è impegnativo, ma nelle tappe da volata o con percorsi misti il belga non sembra avere molti rivali all'altezza. "Ci sono pochi velocisti, ma anche poche volate.

Penso anche alla maglia a punti, ma è un obiettivo a cui puntare davvero solo dopo aver vinto una tappa" ha commentato Wout van Aert.

'Il Mondiale è molto duro'

A van Aert sono state fatte delle domande anche sui Mondiali di Zurigo, che si correranno a fine settembre. Il belga ha spiegato di essere completamente concentrato sulla Vuelta e non è apparso molto convinto sulle sue possibilità per la sfida iridata. "Non risparmierò energie per pensare ai Mondiali. Se in qualche tappa non andrò a tutta sarà solo per puntare alle giornate successive. Sono qui per raccogliere risultati, ed eventualmente per aiutare i nostri leader in classifica generale. Il Mondiale è molto duro quest'anno, spero di andarci ma le mie chance lì saranno limitate.

Quindi preferisco cogliere le mie occasioni qui alla Vuelta" ha spiegato van Aert.

Il campione belga ha anche negato che ci sia una sorta di accordo tra lui e Remco Evenepoel, i due fari della nazionale belga. Alcuni giornalisti hanno ipotizzato che dopo aver vinto Mondiali e Olimpiadi anche grazie alla presenza di van Aert, Evenepoel potrebbe agevolare il successo del connazionale a Zurigo. "Non mi aspetto nessun favore da Remco. A Parigi siamo partiti ala pari e lui è riuscito a fare la differenza. Indossiamo la stessa maglia e so che potrò contare su di lui se sarò nella posizione giusta per vincere" ha commentato Wout van Aert.