A quasi 38 anni e dopo 16 di carriera nel ciclismo professionistico è arrivato anche per Thomas De Gendt il fatidico momento di appendere la bici al chiodo. Il corridore belga ha disputato l’ultima corsa della carriera alla Paris – Chauny, semiclassica del Ciclismo francese che si è disputata domenica 22 settembre. Pur non essendo un campione, De Gendt ha saputo costruirsi negli anni un ruolo ben definito in mezzo al gruppo, o meglio davanti, quello del fuggitivo. Passista scalatore generoso, abile comunicatore, il belga ha fatto delle fughe da lontano una vera e propria arte, diventando uno dei corridori più amati e apprezzati dagli appassionati di ciclismo, con una folta schiera di follower sui social.

De Gendt: 'Non vedo l'ora di scoprire delle nuove sfide'

Thomas De Gendt aveva già annunciato da tempo che questa sarebbe stata la sua ultima stagione nel ciclismo pro. Alla Vuelta Espana ha concluso il suo 25° grande giro, e alla Paris – Chauny del 22 settembre ha dato le ultime pedalate in corsa.

“E così una carriera di sedici anni è finita” ha scritto sui social De Gendt al termine della sua lunga avventura nel ciclismo.

“Tutto ciò per cui ho lavorato da quando avevo sedici anni è ormai un ricordo, la Paris – Chauny è stata la mia ultima corsa da professionista” ha continuato il corridore belga con un velo di malinconia che ha poi spazzato via parlando del suo futuro, che dovrebbe essere ancora nel ciclismo. “Come sempre, la fine di una corsa è l’inizio di qualcosa di nuovo, non vedo l’ora di scoprire delle nuove sfide” ha scritto De Gendt.

Chiusa l'avventura nel ciclismo su strada, il corridore belga è intenzionato a continuare a pedalare nel mondo del gravel. De Gendt vuole ripercorrere quanto fatto da Valverde ed altri ex campioni, che dopo aver lasciato la strada si sono dedicati a questo nuovo modo di vivere il ciclismo. L'ormai ex corridore della Lotto Dstny vuole approcciarsi al gravel, il mondo delle corse su strade sterrate, con un approccio molto genuino, più alla ricerca di nuove esperienze ed avventure che dei risultati.

La carriera di Thomas De Gendt nel ciclismo su strada

Classe '86, belga, Thomas De Gendt è arrivato nel ciclismo professionistico nel 2009 con la Topsport Vlaanderen. Dopo un buon biennio è saltato nel World Tour con la Vacansoleil. Nel 2012 è salito alla ribalta vincendo la tappa dello Stelvio al Giro d'italia, al termine di una lunga fuga che gli permise anche di salire sul podio della classifica finale, terzo dietro a Hesjedal e Rodriguez.

Con il passare del tempo, De Gendt si è però trasformato da potenziale corridore da corse a tappe a specialista delle fughe da lontano. Dopo un deludente 2014 alla Omega Pharma - Quickstep, è passato nel 2015 alla Lotto Soudal, in cui ha vissuto tutta la seconda parte della carriera, fino a questo addio al ciclismo.

Grazie alla fughe è riuscito a vincere due tappe al Tour de France, tra cui quella con il famoso arrivo sul Mont Ventoux in cui Chris Froome fu costretto a fare un tratto a piedi. Nel 2022 è tornato a vincere al Giro a distanza di dieci anni dalla tappa dello Stelvio. Ha conquistato anche una tappa della Vuelta Espana, cinque alla Volta Catalunya, ed ancora vittorie alla Parigi Nizza, al Delfinato, al Romandia e al Giro di Svizzera.