Gli ultimi giorni che precedono il grande evento della Parigi-Roubaix, in programma domenica 13 aprile, sono scanditi da una serie di appuntamenti fissi che rappresentano una liturgia per il mondo del ciclismo. Le stradine della campagna dell'Alta Francia sono percorse incessantemente dai corridori, che provano e riprovano i punti chiave del percorso, soprattutto i trenta settori di pavé, seguiti da gruppi di appassionati e curiosi. Filippo Ganna, tra i più attesi e considerato uno dei favoriti della corsa, ha fatto la sua ricognizione mercoledì 9, pedalando per oltre 160 km insieme ai compagni, con l'ammiraglia al seguito.

Al termine di questo test, Ganna è stato intercettato dai media, ma si è limitato a poche parole. Il campione della Ineos ha parlato del suo rapporto di odio e amore con il pavé della Roubaix, augurandosi una corsa asciutta per domenica.

Ganna: 'Sul pavé è come in una lavatrice'

Filippo Ganna non ha mai nascosto di non amare molto la pioggia e le previsioni per la Parigi-Roubaix di domenica sembrano preoccuparlo un po'. Il meteo promette una bella giornata di sole per sabato 12 aprile, quando si correrà la Roubaix femminile, mentre per la corsa maschile di domenica il tempo è un po' più incerto, con un'alternanza tra pioggia, sprazzi di sereno e molto vento. "Spero che non ci sia pioggia", ha dichiarato Ganna.

Il campione della Ineos ha raccontato le sensazioni che si vivono in questa corsa così speciale e diversa da tutte le altre. "La ricognizione è stata difficile, mi sono ricordato subito di quello che è il pavé della Roubaix, è sempre come essere in una lavatrice. Sono soprattutto le braccia a far male a causa delle vibrazioni, perché è una parte del nostro corpo che in genere non usiamo molto. Ma le gambe vanno bene", ha dichiarato Filippo Ganna.

'Abbiamo riavviato il motore dopo il Fiandre'

Nella sua ricognizione, Ganna è stato seguito da Dajo Sanders, il nuovo preparatore che lo segue da questa stagione. Sanders ha spiegato di aver studiato un piano preciso anche per questa prova del percorso.

"L'idea era di fare tutti i settori di pavé a un buon ritmo, ma non troppo duramente. Poi abbiamo selezionato circa cinque settori in cui andare più forte. Non proprio al massimo, ma comunque forte, con un picco all'ingresso del pavé per cercare di simulare ciò che avviene in gara", ha raccontato il preparatore della Ineos.

Ganna ha affrontato in maniera molto decisa il settore di Mons-en-Pévèle, uno dei più difficili della Roubaix, e in alcuni tratti asfaltati ha pedalato dietro al motorino guidato dal Ds Ian Stannard per mantenere più alta la velocità e simulare un’altra variabile della corsa, difficilmente riproducibile in allenamento.

"Abbiamo fatto una sessione per riavviare il motore dopo il Giro delle Fiandre, con qualche lavoro intenso, ma senza svuotarlo", ha spiegato Dajo Sanders.