Il mondo del ciclismo professionistico sta vivendo un'era di grandi cambiamenti, che hanno portato a una crescita vertiginosa delle prestazioni. Negli ultimi anni sono stati battuti più volte tutti i record di velocità media delle classiche e i tempi di scalata delle grandi salite affrontate al Giro d'Italia e al Tour de France. Cyclingnews ha chiesto ad alcuni preparatori di squadre di Ciclismo pro quali siano stati i motivi principali di questa impennata delle prestazioni, che non sembra conoscere fine. Sebastian Deckert, della Tudor, e Mathieu Heijboer, della Visma, hanno concordato nel dare all'alimentazione un ruolo di primaria importanza in questo nuovo ciclismo sempre più veloce e dinamico.
Deckert ha spiegato che i nuovi cardini su cui si basa ora la preparazione dei corridori hanno reso impossibile una programmazione come quella che avveniva alcune generazioni fa, quando era abituale mettere insieme anche un centinaio di giorni di corsa in ogni stagione.
Heijboer: 'I miglioramenti del ciclismo sono dovuti all'alimentazione'
Mathieu Heijboer, responsabile delle prestazioni della Visma Lease a Bike, ha risposto senza dubbi quando gli è stato chiesto il motivo di questa crescita impetuosa delle prestazioni nel ciclismo professionistico. "È soprattutto una questione di alimentazione. Nutrizione e allenamento vanno di pari passo. Se vuoi il miglior adattamento al tuo allenamento, devi curare anche la nutrizione e viceversa, in modo che non lavorino separatamente", ha spiegato Heijboer.
Sebastian Deckert ha confermato la tesi del collega olandese, aggiungendo che l'alimentazione è particolarmente importante in uno sport di resistenza come il ciclismo. "I prodotti nutrizionali sono migliorati notevolmente e penso che ciò consenta ai ciclisti di allenarsi e gareggiare a un livello superiore", ha dichiarato il preparatore della Tudor.
Heijboer ha spiegato che un aspetto cruciale è quello di curare fin dalla preparazione invernale. "Una delle cose più importanti è allenare anche l'intestino. Devi preparare il tuo corpo a digerire delle grandi quantità di carboidrati. Quindi non puoi iniziare a fine giugno, è qualcosa su cui si sta lavorando prima dell'inizio della stagione", ha dichiarato il preparatore della Visma, spiegando che i corridori riservano delle giornate di allenamento proprio per spingere al limite il proprio intestino.
Questo lavoro permette ai corridori di poter assumere 120 grammi di carboidrati all'ora.
'Non è sempre necessario gareggiare per diventare un corridore migliore'
Sebastian Deckert ha raccontato come una svolta epocale sia avvenuta nel 2020, nella stagione in cui anche il mondo del ciclismo fece i conti con la pandemia. L'attività fu interrotta per molti mesi, un periodo in cui i corridori si allenarono in maniera solitaria senza partecipare a nessuna gara. Alla ripresa della stagione, tutta concentrata tra agosto e novembre, i valori raggiunti furono particolarmente alti, contrariamente a quanto tutti pensavano, e questo portò a fare delle riflessioni.
"Penso che la stagione del ciclismo 2020 abbia in un certo senso dimostrato che non è sempre necessario gareggiare per diventare un corridore migliore", ha dichiarato Deckert.
"Ovviamente, questo ha cambiato anche l'approccio alle gare. Se si guarda indietro di vent'anni, si vede che i corridori facevano ben più di cento giornate di gara all'anno. Ora non è più così, e non è più possibile. Non è che i corridori lavorino meno duramente rispetto al passato, ma ora trascorrono le loro giornate in quota, lavorando per raggiungere quegli obiettivi specifici. I periodi di allenamento possono davvero elevare i livelli dei corridori, combinati con l'alimentazione, e per questo sono necessari alcuni cambiamenti", ha spiegato il preparatore della Tudor.