Reduce da un Europeo di ciclismo su pista un po' incolore, Elia Viviani si appresta a cominciare quella che potrebbe essere la sua ultima stagione da professionista su strada. L'Olimpionico di Rio ha concluso la sua esperienza triennale alla Ineos, un periodo in cui ha spesso privilegiato l'attività nei velodromi, anche in funzione di Parigi 2024, e ora è pronto a cominciare una nuova avventura con la maglia della Lotto. Nonostante i 36 anni da poco compiuti e le poche vittorie raccolte nelle ultime stagioni, il velocista veronese si è detto particolarmente convinto e motivato per questa nuova stagione, in cui avrà un inedito doppio ruolo.
'Voglio aiutare i giovani a crescere'
Con le sue quindici stagioni nel ciclismo professionistico, le 89 vittorie, il titolo Europeo ad Alkmaar 2019, le nove tappe nei grandi giri, Elia Viviani è uno dei corridori più vincenti ed esperti del circuito professionistico. Concluso il triennio alla Ineos, il veronese ha valutato diverse opzioni per il prosieguo della sua carriera, senza neanche escludere la possibilità di chiudere già a fine 2024. Elia Viviani è stato accostato a diverse squadre e alla fine ha annunciato l'approdo alla Lotto, la formazione belga diretta da Stephane Heulot.
Viviani ha firmato un contratto annuale e questa sarà molto probabilmente la sua ultima stagione nel ciclismo, con la possibile aggiunta dei Mondiali su pista di fine ottobre.
Il campione veronese sarà uno dei velocisti della squadra, ma fungerà anche da punto di riferimento per i tanti giovani del team. "Voglio continuare a correre per vincere, ma anche per trasmettere la mia esperienza ai giovani. Sono disposto ad assumere anche quel ruolo, per dare consigli ai miei nuovi compagni di squadra, che siano velocisti o meno, e aiutarli a crescere", ha dichiarato Viviani, che però sente di poter ancora raccogliere delle soddisfazioni personali in quest'ultimo scorcio di carriera.
"Sono ancora motivato a 36 anni. Sono ancora uno sprinter e voglio vincere. Dopo essermi concentrato sulle Olimpiadi e sulla pista la scorsa estate, non è stato facile trovare una squadra. Dopotutto, non ero riuscito a dimostrare il mio valore nel ciclismo su strada", ha commentato Viviani.
Ciclismo, la carriera di Viviani
Classe '89, veronese, stradista e pistard con spiccate doti da velocista, Elia Viviani è passato al ciclismo professionistico nel 2010 con la Liquigas, atteso come uno dei giovani più talentuosi della sua generazione. Fin dalle prime stagioni ha iniziato a vincere con regolarità. In questa prima fase della carriera ha conquistato per due volte il Gp Costa degli Etruschi, una tappa al giro del Delfinato e semiclassiche come la Coppa Bernocchi e il Memorial Pantani. Il passaggio alla Sky, nel 2015, lo ha portato poi verso la prima vittoria di tappa al Giro d'Italia.
Nella squadra britannica, fortemente orientata verso la classifica generale dei grandi giri, Viviani è rimasto via via sempre più in disparte, pur conquistando grandi successi su pista, su tutti l'oro olimpico di Rio de Janeiro 2016.
Dopo tre anni, il veronese è passato alla Quickstep, con cui, nel 2018 e 2019, ha vissuto il suo periodo di maggior successo. In questi due anni ha vinto otto tappe nei grandi giri, due volte la Classica di Amburgo, già conquistata una volta con la Sky, tappe alla Tirreno Adriatico, al Giro di Svizzera, il titolo nazionale e quello europeo. Per il 2020 ha firmato un ricco contratto con la Cofidis, ma l'avventura con la squadra francese ha coinciso con una netta flessione. Viviani non ha vinto nessuna corsa nel 2020 e ha messo a segno solo alcune vittorie di secondo piano nel 2021. È tornato quindi alla Ineos, nuovo nome della Sky, con un progetto triennale fortemente orientato alla pista e alle Olimpiadi di Parigi 2024. Dopo la medaglia d'argento nei giochi parigini, Viviani ha trovato fiducia dalla Lotto per questa che sarà probabilmente l'ultima stagione nel ciclismo.