Il Giro d'Italia, conclusosi il 1° giugno a Roma con la vittoria di Simon Yates, ha offerto al ciclismo azzurro risultati dolceamari. Da anni, il nostro movimento aspetta un nuovo protagonista in grado di inserirsi tra i big delle grandi corse a tappe. Il Giro ha fornito segnali contrastanti in tal senso, prospettive promettenti si sono intraviste. Tuttavia, la strada per tornare ai vertici è ancora lunga. I due corridori più attesi per la classifica generale, Giulio Ciccone e Antonio Tiberi, sono stati penalizzati da una caduta proprio mentre si trovavano in buona posizione, e alla fine i migliori sono stati il veterano Damiano Caruso e il nome emergente Giulio Pellizzari.
Parlando alla Gazzetta dello Sport, l'ex campione Claudio Chiappucci ha espresso qualche dubbio sulle reali potenzialità di Tiberi. "È alla ricerca di se stesso, per me è un punto di domanda", ha commentato Chiappucci.
Bugno: 'Tiberi deve trovare una qualità vincente'
Antonio Tiberi aveva iniziato il Giro d'Italia con grandi ambizioni e l'obiettivo di migliorare il quinto posto ottenuto un anno fa, puntando dichiaratamente al podio.
Pur senza acuti, il corridore del Team Bahrain è rimasto in linea con gli obiettivi prefissati fino alla caduta della tappa di Nova Gorica, un incidente da lui stesso provocato. Tiberi è riuscito a rimanere in corsa, ma ha pagato le conseguenze della caduta e sulle salite dell'ultima settimana è andato ripetutamente in difficoltà.
Al di là dell'episodio della caduta, Claudio Chiappucci non si è detto molto convinto da Tiberi.
"È ancora alla ricerca di se stesso", ha dichiarato l'ex campione, spiegando che il 23enne laziale non incide in modo decisivo su alcun terreno. "Per me è ancora un punto di domanda. Se vuoi scalare la classifica devi staccare gli altri: a crono o in salita, altre soluzioni non ce ne sono. Se arrivi sempre con gli altri l’unico modo che hai per fare risultato è che gli altri saltino", ha analizzato Chiappucci.
Gianni Bugno ha condiviso la valutazione di Chiappucci. "Corre bene, ma per fare la differenza deve trovare una qualità vincente", ha osservato il due volte iridato.
Chiappucci: 'Presto per valutare Pellizzari'
Sull'altro talento della nuova generazione del ciclismo italiano, Giulio Pellizzari, Bugno e Chiappucci hanno smorzato gli entusiasmi.
"Mi piace, però bisogna vincere, inventarsi qualcosa", ha spiegato Bugno, mentre per il varesino "è troppo presto per valutarlo".
I due ex campioni hanno parlato anche delle possibilità del ciclismo italiano al Tour de France, che partirà da Lilla il 5 luglio. I due protagonisti più attesi, tra i corridori italiani, sono Filippo Ganna e Jonathan Milan. Bugno non è apparso molto fiducioso. "A cronometro, Pogačar, Vingegaard ed Evenepoel non lasceranno molto. Milan è il velocista più forte, ma non ha la dimestichezza che hanno altri", ha commentato l'ex campione.