Il Tour de France femminile si è concluso ieri, domenica 3 agosto, con l'apoteosi di Pauline Ferrand-Prévot. La campionessa francese ha dominato le ultime due tappe, le più impegnative, ipotecando la vittoria finale sabato sul Col de la Madeleine, per poi porre il sigillo nella giornata conclusiva. La corsa ha distribuito un montepremi interessante per il ciclismo femminile, ma ancora ben lontano dai livelli del Tour maschile. La Visma ha vinto la classifica generale e due tappe con Ferrand-Prévot, e un’altra frazione con Marianne Vos, raccogliendo oltre 76.000 euro in premi, circa un decimo rispetto ai guadagni della UAE Emirates, la squadra del dominatore del Tour maschile Tadej Pogačar.

Le squadre meno competitive si sono dovute accontentare di somme irrisorie, appena 290 euro per la Winspace Orange Seal, fanalino di coda della classifica. Una disparità che ha generato qualche polemica, alla quale la direttrice del Tour femminile, Marion Rousse, ha risposto prontamente.

Rousse: 'Il ciclismo femminile non esisteva quattro anni fa'

Il montepremi complessivo del Tour de France femminile è stato di 264.520 euro, mentre quello maschile, concluso una settimana fa, ha distribuito più di 2,3 milioni di euro. "Stiamo confrontando il Tour de France maschile, che dura tre settimane, con il Tour de France femminile, che dura nove giorni", ha puntualizzato Marion Rousse. "Naturalmente, bisogna confrontare ciò che è paragonabile.

Se si confronta il montepremi, quello del Tour femminile è persino più alto del Critérium du Dauphiné, a parità di giorni di gara", ha spiegato la Direttrice del Tour.

Rousse ha invece sottolineato che il ciclismo femminile deve puntare a uno sviluppo che sia graduale e sostenibile, e che i premi devono far parte di questo progetto. "Non dovremmo cercare di crescere troppo in fretta. Prima di tutto, dobbiamo consolidare la corsa, perché se il Tour si fermasse l'anno prossimo, sarebbe un disastro per il ciclismo femminile, che sta crescendo a ritmo sostenuto anno dopo anno. Dobbiamo renderci conto che quattro anni fa il ciclismo femminile era praticamente inesistente", ha dichiarato Rousse, legando il merito della crescita del movimento femminile alla rinascita del Tour, riproposto nel 2022.

Sei squadre con meno di mille euro

Grazie alla vittoria finale di Ferrand-Prévot e a tre tappe vinte, la Visma-Lease a Bike si è portata a casa un montepremi di 76.190 euro. La FDJ Suez di Demi Vollering, seconda in classifica generale, ha messo insieme un buon bottino di 53.810 euro. Le altre squadre hanno raccolto cifre considerevolmente inferiori. Pur con il terzo gradino del podio finale di Niewiadoma, la Canyon si è portata a casa appena 15.320 euro.

A metà del gruppo sono rimaste soltanto cifre marginali. Ben sei squadre hanno raccolto meno di mille euro di premi, a conferma di un ciclismo femminile in cui permane un forte divario tra il vertice e la coda del gruppo. L'ultima squadra di questa classifica, la Winspace Orange Seal, ha raccolto appena 290 euro in tutto il suo Tour de France.

Ecco la classifica con i guadagni delle squadre al Tour de France

  • Team Visma - Lease a Bike 76.190 €
  • FDJ - Suez 53.810 €
  • UAE Team ADQ 25.630 €
  • AG Insurance - Soudal Team 22.450 €
  • Team Sd Worx-Protime 20.130 €
  • Canyon//SRAM Zondacrypto 15.320 €
  • Lidl - Trek 7.980 €
  • Team Picnic - Post NL 7.080 €
  • EF Education-Oatly 6.430 €
  • Liv - AlUla - Jayco 6.390 €
  • Fenix-Deceuninck 4.880 €
  • Human Powered Health 2.640 €
  • L'Arkéa-B&B Hotels 2.630 €
  • Cofidis 2.200 €
  • VolkerWessels Cycling Team 1.640 €
  • Movistar Team 1.460 €
  • Ceratizit Pro Cycling Team 700 €
  • Uno-X Mobility 490 €
  • St Michel - PREFERENCE HOME - Auber93 460 €
  • Roland Le Dévoluy 320 €
  • Laboral Kutxa - Fundación Euskadi 310 €
  • Winspace Orange Seal 290 €