Era ormai diventata una piacevole consuetudine, un evento volto a porre l'accento sui problemi che da anni affliggono la città, ma per quest'anno, il concerto del 1° maggio non si farà. Lo hanno annunciato gli organizzatori, i Cittadini e lavoratori liberi e pensanti, nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina.
Il primo evento fu nel 2013 e da allora si è ripetuto per quattro edizioni, con un riscontro sempre maggiore di pubblico (fino a 200.000 partecipanti, non solo provenienti da taranto e provincia), ma anche con artisti di prestigio che si sono succeduti sul palco del Parco Archeologico (Roy Paci, Subsonica, Litfiba, Daniele Silvestri, Fiorella Mannoia giusto per citarne alcuni).
Quest'anno invece non salirà nessuno sul palco di Taranto, come spiegato nella conferenza stampa. Un evento costruito dal basso, come ribadito più volte dall'organizzazione. Diverse le motivazioni alla base di questa decisione, dalla campagna elettorale per le elezioni amministrative che si preannuncia molto feroce (il sindaco uscente, Ippazio Stefano è al termine del secondo mandato e non potrà essere rieletto), al rischio di possibili strumentalizzazioni, alle illazioni. "Il concerto del primo maggio è nato libero e deve restare libero" è il concetto alla base di questa decisione.
#unomaggiotaranto
Uno dei promotori dell'evento è stato Michele Riondino, che pur non essendo presente, ha voluto far sentire il proprio pensiero con un video messaggio: "Oggi siamo qui per dimostrare che il Comitato è superiore a qualsiasi macchinazione e delegittimazione.
Noi non lo facciamo il primo maggio quest'anno. Vogliamo regalare ai nostri detrattori una festa dei lavoratori vuota, lasciando una città come molti la vogliono: silenziosa e vuota". Parole importanti da parte di uno dei maggiori esponenti del movimento, che rincara la dose: "Invito tutti i nostri detrattori ad andare al Parco Archeologico il 1° maggio e notare la differenza, notare quanto sia bello nel silenzio quel sito.
E godetevelo, perché sarà l'ultimo!" Infatti, si tratta di un semplice rinvio: nel 2018 il Concerto tornerà a Taranto, una città che non può essere abbandonata, e che grazie alle iniziative dei cittadini sta cercando di rimettersi in piedi dopo anni, troppi anni, di buio.