Taranto, nota per essere la città dell'ex Ilva e dei cittadini che sono costretti a scegliere tra salute e lavoro, si sta trasformando e lo sta facendo in questi giorni grazie alla collaborazione di diversi artisti della street art. L'attività di questi geni del disegno rientra in quelle annoverate nella seconda edizione del Festival Taranto Regeneration Urban and Street, voluta fortemente dal sindaco Melucci.
Chi è Giorgio, il bimbo dipinto su un edificio al Tramontone
Siamo nella periferia di Taranto, nel quartiere noto come Tramontone al confine con Talsano: è qui che i passanti hanno potuto assistere al miracolo nato dalle mani di Jorit.
Lo street artist napoletano, i cui lavori sono caratterizzati da cicatrici sui volti, ha scelto di rendere omaggio a una delle tante vittime dell'inquinamento causato dallo stabilimento dell'ex Ilva, oggi ArcelorMittal: il nome di questo meraviglioso volto è quello di Giorgio Di Ponzio. Giorgio aveva solo 15 anni quando è morto dopo aver combattuto contro un sarcoma ai tessuti molli, malattia che gli stessi genitori, oggi fondatori dell'associazione Giorgioforever, hanno messo in relazione con le emissioni dello stabilimento siderurgico.
I suoi occhi, il suo sorriso appena accennato diventano simbolo di speranza per una città che vuole a tutti i costi riscattarsi: lo stesso Jorit aveva chiesto una foto alla mamma di Giorgio nel corso di un incontro con lo scopo di rendere immortale il suo volto.
Ma c'è un messaggio segreto sotto quegli occhi pieni di vita: nei giorni antecedenti al completamento del murales è apparso un messaggio di lotta politica che fa riferimento all'art. 32, ovvero il diritto alla salute, e all'art.4 dedicato al diritto al lavoro. Lo scopo è proprio quello di riaccendere la questione sulla scelta tra salute e lavoro davanti alla quale ogni cittadino tarantino si trova ogni giorno e che sembra non trovare una soluzione.
Gli artisti della seconda edizione del Festival Taranto Regeneration Urban and Street
Come già accennato, il Festival Taranto Regeneration Urban and Street è stato fortemente voluto dall'amministrazione: dal 15 al 30 settembre la città di Taranto si trasformerà in un museo a cielo aperto con lo scopo della riqualificazione urbana e di dare un nuovo aspetto alle periferie della città, sempre poco ascoltate.
E in effetti i luoghi in cui saranno realizzati queste opere d'arte gigantesche saranno proprio quelli dei quartieri popolari: dopo Tramontone, sarà il turno dei quartieri Salinella e Paolo VI, fino a realizzare opere di street art anche nel sottopasso di via Ancona, arteria che collega la periferia al centro città, nel Borgo e nella Città Vecchia.
Per l'occasione sono stati chiamati ben 16 artisti internazionali: oltre al nome di Jorit, è bene menzionare anche quello di Belin, lo street art spagnolo che segue i passi di Picasso, Lidia Cao famosa per le sue eroine femminili, Elisa Capdevila e le sue delicate trame pittoriche, Helen Bur con i ritratti di quotidiana intimità. Oltre a questi nomi, vi sono anche tanti street artist italiani, come Tony Gallo, Attorrep, Carlitops, Mr. Blob, Nico Skolp, Psiko e SteReal.