La detrazione Irpef del 50% sull'acquisto di mobili se associata ad interventi di recupero del patrimonio edilizio è in vigore dallo scorso agosto e sta per essere prorogata per il 2014. Con questa norma si può portare in detrazione sulla dichiarazione dei redditi dei prossimi 10 anni, per quanto riguarda i mobili, la metà della spesa sostenuta, fino a 10.000 euro.

Ma quali sono le tipologie di lavori che danno diritto alle detrazioni? Secondo il dpr 380/2001 si distinguono 5 categorie di interventi:

  1. Manutenzione ordinaria (riparazioni e sostituzione di finiture ed impianti)
  2. Manutenzione straordinaria (rinnovi, sostituzioni, integrazioni)
  3. Restauro e risanamento conservativo
  4. Ristrutturazione edilizia
  5. Nuova costruzione

Le tipologie ammesse alle detrazioni sono tutte tranne la prima.

Per quanto riguarda i mobili ammessi alla detrazione, ecco un elenco non esaustivo: letti, materassi, armadi, librerie, tavoli, sedie, comodini, credenze, divani, poltrone, lampade.

Sono invece escluse porte, pavimentazioni, tende, tappeti. Infine le accortezze:

  • pagamento delle spese di manutenzione straordinaria/ristrutturazione con bonifico
  • per l'acquisto dei mobili, da pagare con bonifico o anche carta di credito o bancomat, farsi rilasciare fattura o ricevuta intestata allo stesso soggetto che usufruisce della detrazione per gli interventi di recupero edilizio
  • acquistare i mobili solo dopo aver pagato le spese edilizie
  • conservare i documenti per eventuale richiesta da parte dell'Agenzia delle Entrate.