Rispetto al testo approvato dal Governo Letta, la Legge di Stabilità potrebbe subire importanti cambiamenti, nel corso del suo iter parlamentare, una volta tanto a beneficio dei contribuenti. L'Esecutivo, a saldi invariati, punta infatti a fare in modo che l'area di esenzione totale dal pagamento delle tasse in sede di dichiarazione dei redditi, la cosiddetta no tax area, venga innalzata a 9.000 euro.

Se così fosse, si tratterebbe di una buona notizia per le famiglie a basso reddito anche se la Legge di Stabilità va vista nel suo complesso, ovverosia nella differenza tra le entrate ed i minori incassi stimati dallo Stato con tutte le agevolazioni previste.

Il pensiero in merito va alla nuova tassa del 2014, la Trise, ma anche all'inasprimento della tassazione a carico delle banche che rischia di trasferirsi sui titolari di conti correnti con maggiori costi. A ribadirlo è stata la Cgia di Mestre che, contrariamente a quanto affermato dagli esponenti del Governo Letta, nei giorni scorsi aveva sottolineato in base ad un'elaborazione del proprio Ufficio Studi che gli italiani con la Legge di Stabilità pagheranno più tasse.

Oltre alla no tax area un'altra misura correttiva, oramai in dirittura d'arrivo, riguarda l'introduzione delle detrazioni sulla Tasi sempre con il fine di non stangare le famiglie a basso reddito e quelle numerose. Non sarà che il Governo stia decidendo per queste modifiche proprio perché altrimenti, come affermato e stimato dalla Cgia di Mestre, gli italiani avrebbero in effetti pagato più tasse dal 2014?