Per far quadrare i saldi di Bilancio il Governo Presieduto dal Premier Enrico Letta continua a togliere da una parte, ed a mettere dall'altra. E' il caso dell'Imu sulle prime case, peraltro ancora in assenza di una piena copertura, che salvo clamorosi dietrofront sarà eliminata a fronte però di un maggior peso fiscale a carico delle imprese nei prossimi giorni.



Per i soggetti Ires, e quindi anche Irap, entro il prossimo 10 dicembre del 2013 scatta infatti la stangata sugli acconti. Per le società che operano nel settore del credito, delle assicurazioni e banche, gli acconti sono al 130% per il corrente anno di imposta, mentre per tutti gli altri la percentuale degli acconti Ires ed Irap è al 102,5%.





Sulla carta non trattasi di un aumento delle tasse a carico delle imprese, ma semplicemente lo Stato intende incassare subito quelle imposte a saldo che sarebbero state incassate il prossimo anno. Per l'anno di imposta 2014, ha già fatto sapere il Ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef) con una nota, gli acconti Ires-Irap di novembre saranno per tutti al 101,5%, anche per banche, assicurazioni e società finanziarie.

A conti fatti per ora sono tutti scontenti. Questo perché banche ed assicurazioni non hanno di certo fatto i salti di gioia in merito ad un provvedimento per loro non solo penalizzante, ma anche caratterizzato da termini di scadenza molto ravvicinati. I cittadini allo stesso modo, in quei comuni dove sono state innalzate le aliquote, ad oggi rischiano di dover pagare il conguaglio Imu entro il prossimo 16 gennaio del 2014.