Dopo aver dichiarato che gli acconti sulle imposte dirette del 2/12/2013sarebbero stati rinviati al 10/12/2013 il Governo ha "furbescamente"stabilito che il rinvio vale solo per le persone giuridiche, mettendoin difficoltà persone fisiche e società di persone. Sperando che icittadini così beffardamente tratti in inganno non maturino idee di"ritorsione fiscale" giustificando azioni di elusione o evasionefiscale, vediamo cosa si può fare in caso di ritardo nei pagamenti :
  1. Ravvedimentoistantaneo aggiungendo il 2 per mille per ogni giorno di ritardofino al quindicesimo giorno (raggiungendo il 3% dimaggiorazione), più interessi legali 2,5% per giorno di ritardo.

    Adesempio € 10.000 di irpef (codice f24 4034) secondo acconto daversare sono regolarizzabili il 12 dicembre 2013 con € 20,00(0,2x10=2%) in più, codice 8901, più € 10000x2,5/36500= € 6,90 perinteressi (codice f24 1989);

    Perla cedolare secca i codici f24 sono: 1841 secondo acconto cedolaresecca; 8913 sanzioni; 1992 interessi;

    Perl'inps dovuta da artigiani e commercianti o lavoratori a gestioneseparata si versa soltanto quanto dovuto alla scadenza piùinteressi e si aspetta la sanzione dall'Inps;

  2. Ravvedimentobreve: dal quindicesimo al trentesimo giorno, la sanzione restafissa la 3%, più interessi di legge.

  3. Ravvedimentolungo: dal trentunesimo giorno di ritardo alla scadenza delladichiarazione dei redditi la sanzione si eleva al 3,75%, piùinteressi.

    Potrebbesembrare opportuno aspettare a regolarizzare fino al momento delladichiarazione dei redditi (30 settembre 2014), ma se si hanno ledisponibilità economiche secondo me è meglio "togliersi ildente" perché questo Governo potrebbe anche introdurre unapatrimoniale sui depositi nei conti correnti, per evitare di pagaresia la sanzione sul "ritardo" nel versamento dell'acconto chel'eventuale patrimoniale sulla parte di giacenza gravata da debitoirpef, cedolare secca, Inps scaduti.