Anno nuovo tassa nuova, cambia ancora la tassa sui rifiuti. Nel 2014 non si chiamerà più Tares ma Tari, e purtroppo non cambierà solo il nome.

La tassazione sui rifiuti dovrà rispettare due principi normativi. Il primo è indicato dalla UE e si riferisce ad una direttiva ambientale che sancisce il prinicipo: chi inquina paga. A pagarne un prezzo maggiore saranno soprattutto le attività commerciali, in particolare quelle che generano rifiuti di origine alimentare.

Il secondo principio riguarda la legislazione italiana e sancisce che le amministrazioni comunali dovranno coprire con la tassa l'intero importo della gestione rifiuti.

In sostanza molti comuni dovranno aumentare le aliquote perchè prima coprivano parte della gestione con altre voci di bilancio.

La Tari si pagherà come la Tares nel 2013 in base ai metri quadrati dell'abitazione. Non si pagheranno i 30 centesimi a metro quadrato pagati quest'anno per la quota servizi, i quali entreranno a far parte della nuova Tasi. A pagare saranno i possessori dell'immobile, in pratica i proprietari se è abitazione principale o altra abitazione non locata.

Pagheranno anche le persone che sono in affitto, alle quali si aggiungerà una quota tra il 10 e il 30% della nuova Tasi. In futuro la Tari dovrebbe essere sostituita dalla Tarip (Tassa sui rifiuti puntuale), la quale dovrebbe funzionare a peso, sostituendo l'attuale sistema a metro quadrato. A beneficiarne saranno soprattutto coloro che fanno la raccolta differenziata, i quali pagheranno molto di meno rispetto alla tassa attuale.