I grandi elettrodomestici per i quali si può applicare la detrazione Irpef del 50% non comprendono uno di quelli più utilizzati nelle case degli italiani:il televisore. A specificare ancora una volta l'esclusione della "scatola deisogni" dalle detrazioni previste dal "bonus mobili" sono gli esperti del Sole24ore.
Siamo nell'ambito del D.L. n. 63/2013, entrato invigore il 6 giugno del 2013. La norma prevista nel decreto dispone che i contribuenti che fruiscono delladetrazione Irpef del 50% per le spese sostenute per il recupero del patrimonioedilizio (praticamente per le ristrutturazioni) possono fruire anche di una detrazione,sempre della metà della somma, delle spese documentate per l'acquisto dimobili che hanno lo scopo di arredare l'immobile oggetto diristrutturazione.
In pratica, chi ristruttura la propria casa e, contemporaneamente, acquistamobili per arredarla può richiedere la detrazione Irpef del 50% delle spesesostenute non solo per la stessa ristrutturazione, ma anche per l'acquistodei mobili destinati all'abitazione in questione.
Le Commissioni Finanze e Industria del Senato,successivamente, approvarono l'estensione del bonus anche ai grandielettrodomestici, a patto che appartenessero ad una classe energetica noninferiore alla A+ (A per i forni).
I grandielettrodomestici per i quali si può richiedere il bonus mobili
A titolo esemplificativo, rientrano tra i grandielettrodomestici passibili di detrazione: lavatrici, asciugatrici,lavastoviglie, apparecchi di cottura, frigoriferi, congelatori, stufeelettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento,ventilatori e radiatori elettrici, condizionatori d'aria, e altri specificatinella normativa in vigore.
Esclusi, quindi i televisori e i computer, rientrano però nell'elencodei "mobili" per i quali si può richiedere il bonus i piccolielettrodomestici come frullatori, aspirapolvere, tostapane, griggitrici, coltelli elettrici, bilance, sveglie, apparecchi per la pulizia e tanti altri.