Con la Legge di Stabilità 2014 sono state previste tutta unaserie di esenzioni dal pagamento della temuta Tari 2014, la tassa che andrà a sostituire  la Tares e la vecchia Tarsu.

Le riduzioni e le esenzioni saranno, è bene precisarlo,gestite in modo del tutto indipendente dai singoli Comuni, che avranno quindipieno potere decisionale in merito.

Le riduzioni sulla Tari, a differenza di quanto accadeva perla Tares, non saranno limitate da leggi stabilite dallo Stato, ma sarannopienamente gestite dai Comuni, quindi non ci sarà nessuna limitazione e leriduzioni potranno superare anche la soglia del 30%, secondo quanto stabilitodalla stessa Legge di Stabilità nell’articolo 1.



Esenzione dalla Tari: criteri

Il primo criterio per essere esentati dal pagamento dellaTari è, ovviamente, il reddito attestato dall’indicatore Isee.

Altri beneficiari delle esenzioni per il pagamento dellaTari sono coloro che abitano singolarmente un’abitazione (ovvero coloro cheabitano da soli), coloro che affittano un’abitazione per un periodo saltuariodell’anno o ad uso stagionale (ad esempio soltanto per l’estate), coloro cheoccupano un abitazione ma che per almeno sei mesi dell’anno vivono all’estero.Tutte queste esenzioni non sono legate al reddito ma a situazioni atipiche. IComuni in questi casi hanno ampi poteri decisionali, come in altre situazioniatipiche che potrebbero presentarsi ma non sono espressamente descritte nellalegge, potendo prevedere riduzioni fino al 7%.

Un cosa non troppo simpatica è che la percentuale eventualmente mancanteal totale che i Comuni dovrebbero reperire con la Tari a causa di queste riduzioni,verrà ridistribuita tra tutti gli altri contribuenti paganti.