Per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi 2014 è sempre presente il modello 730 situazioni particolari per tutti coloro che non hanno un sostituto d'imposta.

In questo senso anche coloro che si trovano in uno stato di disoccupazione possono presentare la dichiarazione dei redditi 2014 mediante il modello 730 situazioni particolari. In questo articolo analizzeremo le procedure e la questione dei rimborsi.

Dichiarazione redditi 2014, modello 730 situazioni particolari: come funziona?

La dichiarazione dei redditi 2014 è possibile da parte di un contribuente che non ha sostituto d'imposta se nell'arco del 2013 ha percepito un reddito di lavoro dipendente o un reddito assimilato a quello di lavoro dipendente.

Come apprendiamo dal sito dell'Agenzia delle Entrate, qualora nella dichiarazione dei redditi 2014 compaia un debito, il CAF o professionista che ha in carico l'incartamento del contribuente dovrà compiere una di queste due operazioni:

1) trasmettere telematicamente la delega di versamento;

2) consegnare l'F24 compilato al contribuente non oltre il decimo giorno che precede la scadenza del pagamento.

Qualora, invece, nella dichiarazione dei redditi 2014 compaia un credito, apprendiamo che il rimborso sarà eseguito direttamente dall'amministrazione finanziaria.

Dichiarazione redditi 2014, modello 730 situazioni particolari: e i rimborsi?

Una delle materie più importanti riguardo la questione del modello 730 situazioni particolari è quello dei rimborsi.

Se dovessero presentarsi somme che risultano essere a credito a partire dal prospetto di liquidazione (ricordiamo che il credito si calcola al netto degli importi dovuti a titolo di acconto e al netto di quella parte di credito che si vuole utilizzare come compensazione per le imposte non del tutto liquidate nel modello 730 della dichiarazione dei redditi), queste verranno rimborsate direttamente dall'Agenzia delle Entrate.

Dichiarazione redditi 2014, modello 730 situazioni particolari: l'accredito

I contribuenti che vogliono l'accredito del rimborso sul proprio conto corrente, sempre nel caso in cui non abbiano già comunicato l'IBAN all'Agenzia delle Entrate, possono farlo scaricando un semplice modello dal sito dell'Agenzia.

Il modello attraverso cui si comunica l'IBAN all'Agenzia delle Entrate deve essere presentato in una delle due seguenti modalità:

1) via web, soltanto se si è in possesso di codice PIN

2) recandosi presso uno qualsiasi degli uffici dell'Agenzia delle Entrate.

Ricordiamo, infine, che qualora non si comunichi l'IBAN all'Agenzia delle Entrate il rimborso avverrà:

1) se la cifra è inferiore ai 1.000 euro, attraverso un rimborso in contanti presso gli Uffici Postali;

2) se la cifra è superiore ai 1.000 euro, attraverso un vaglia postale della Banca d'Italia.