Scudo fiscale 2014: la sanatoria del governo Renzi denominata "voluntary disclosure" (collaborazione volontaria) è in lista d'attesa al Senato dopo essere stata approvata alla Camera. Come funziona? Qualora venisse approvata in via definitiva così com'è prevista a oggi, il rientro dei capitali all'estero avverrà solo su richiesta di chi possiede patrimoni percepiti all'estero e non dichiarati al fisco italiano. I vantaggi non riguardano le imposte, ma soltanto le sanzioni e gli interessi.

Scudo fiscale 2014: come funziona

La richiesta di aderire allo scudo fiscale dovrà arrivare entro il 30 settembre del 2015 e riguarderà le violazioni che sono state commesse fino al 30 settembre 2014.

Le imposte su questi redditi dovranno essere versate per intero, per ogni anno di evasione. Si arriva fino a cinque anni indietro, che però aumentano a dieci se il capitale era detenuto nei paradisi fiscali inseriti nella black list del governo italiano. L'importo da pagare al fisco (vista la dimensione dei capitali generalmente detenuti all'estero, l'aliquota è del 44%) potrà essere rateizzato, ma nel momento in cui si salterà un versamento, il beneficio verrà meno.

Scudo fiscale 2014: i vantaggi

Aderendo alla sanatoria fiscale del governo Renzi si eviterà di finire in galera, dal momento che non saranno perseguibili i reati connessi, nemmeno quello di autoriciclaggio, che il governo ha esteso anche nel caso in cui i capitali vengano reimpiegati a fini personali (situazione che rappresenta la quasi totalità dei casi).

La voluntary discolure, quindi, neutralizza tutti i reati fiscali che sono stati commessi. Il contribuente che "si pente" e dichiara quando nascosto al fisco godrà anche di importanti sconti sulle sanzioni e sugli interessi (che, a seconda dei casi, possono arrivare fino a un quarto del minimo previsto).

Scudo fiscale 2014: perché il governo fa la sanatoria

Ma perché il governo Renzi permette agli evasori di sistemare la loro posizione attraverso la sanatoria fiscale invece di perseguirli?

La speranza è che, visto che la Svizzera entro breve dovrebbe iniziare lo scambio di informazioni con l'Italia (e in Svizzera è detenuto l'85% dei capitali "nascosti"), gli evasori preferiscano mettersi in regola piuttosto che finire in galera. In questo modo, secondo alcuni previsioni, il gettito di entrate per il fisco potrebbe aumentare di qualche miliardo di euro.