L'anno nuovo porta nuove tasse, una cosa alla quale ormai in Italia siamo quasi abituati: cosa aumenterà nel 2015? Quali sono i rincari previsti per le accise? Ci saranno sicuramente aumenti dei prezzi di sigarette e birra, mentre il Governo ha cancellato il rincaro previsto per il costo della benzina necessario per la copertura economica delle spese in seguito alla cancellazione dell'IMU.

Aumento prezzi sigarette e birra

Importanti novità nel settore del tabacco, cambiamenti che non interessano solo le semplici sigarette, ma anche il tabacco sfuso e le nuove sigarette elettroniche, comprese quelle a cialde.

Rincari previsti soprattutto per le sigarette che attualmente costano meno: gli aumenti incideranno maggiormente in termini di percentuali proprio su quelle marche o quei tipo di sigarette che rientrano nella fascia di prezzo dai 4,3 euro in giù. In ogni caso, anche il prezzo delle sigarette più costose aumenterà: in termini pratici, al di là del prodotto, il rincaro previsto oscilla tra lo 0,5 % e il 3,5%, parliamo quindi di aumenti anche di 15 o 20 centesimi per pacchetto. Resta ancora da definire la situazione per sigarette elettroniche e a cialde. Per le e-cig classiche è prevista una tassazione provvisoria fissata a 3,33 euro più IVA per liquidi da 10 ml e l'equivalenza con le sigarette classiche, mentre per le sigarette a cialde è prevista sempre l'equivalenza, ma uno sconto sull'accisa del 50%.

Aumenti previsti anche per la birra, un ulteriore rincaro che ha provocato le proteste da parte dei commerciati e dell'associazione Assobirra. Un esempio per rendere rapidamente chiara la situazione è il seguente: su ogni euro di birra, lo stato incasserà circa 45 centesimi. Di conseguenza è inevitabile l'aumento del prezzo della birra per i consumatori che potrebbe a sua volta innescare un meccanismo che prevede calo dei consumi e problemi per i produttori.

Nessun aumento per benzina e carburanti

C'è però almeno una buona notizia: il Governo ha ufficialmente cancellato l'aumento previsto per il prezzo della benzina ipotizzato per coprire le spese economiche che lo stato dovrà sostenere in seguito all'abolizione dell'IMU sulla prima casa, quasi 672 milioni di euro. Le accise sulla benzina sarebbero dovute aumentare di circa 2 centesimi al litro, ma per fortuna non ci sarà l'ennesimo rincaro, si attende solo la pubblicazione in Gazzetta per l'ufficialità.